Anthony Rèveillere, 34 anni, nuovo terzino del Napoli. De Laurentiis l’ha già ribattezzato Antò, i tifosi presto lo napoletanizzeranno in “Reveliè”. Questione di accenti, troppo complicati quelli francesi per una lingua tendente all’abbreviazione come il napoletano. Esperienza internazionale al servizio di un Napoli in emergenza. Il meglio che potesse offrire il mercato degli svincolati.
Palmares ricchissimo: 5 titoli di Francia, altrettante Supercoppe e 2 Coppe Nazionali, in quello che fu l’invincibile (in patria) Lione del primo decennio del 2000. Poco prima di quella fortunata esperienza, nel 2003, un prestito al Valencia allora allenato proprio da Benitez. Diciotto presenze ed anche un gol, con un quinto posto in Liga ed un quarto di finale di Champions. A Lione ha comunque già avuto modo di confrontarsi col calcio italiano. Nelle competizioni Uefa sono stati innumerevoli gli scontri tra compagini delle Serie A e l’allora Lione di Rèveillere. A volte gli è andata bene, altre volte meno. Come quando divenne celebre nella Champions del 2007 per aver subito una serie di “doppi passi” dal romanista Mancini. Sconfitta ed eliminazione per mano di una Roma che poi andrà a perdere 7-1 a Manchester. Ma di incroci “italiani” per Rèveillere c’è ne sono stati molti altri. La stagione precedente era toccato al Milan eliminare la compagine di Rèiveillere ai quarti. L’anno dopo c’è la sfida contro la Fiorentina. Stavolta ai gironi di Champions. I transalpini pareggiano in casa, ma riescono nel colpaccio a Firenze, blindando il secondo posto nel girone e sancendo la retrocessione in Europa League dei Viola.
Anno nuovo, stessa storia. Sempre ai gironi con la Fiorentina. Stavolta sia i Viola che il Lione riescono a passare. A farne le spese è invece il Liverpool di Rafa Benitez che, complice un pari e una sconfitta contro i francesi, deve accontentarsi dell’Europa League. Quell’anno, ricordato per il triplete dell’Inter di Mourinho, il Lione arriverà fino alle semifinali, eliminando anche il Real, prima di cedere al Bayern Monaco. Nel 2010/2011 nessun incontro con le italiane, ma in compenso una sfida agli ottavi con il Real di Higuain. Stavolta sono i madrileni a passare.
E’ la Champions 2011/12, il Lione per la prima volta dopo moltissimi anni parte dai preliminari. Superato l’ostacolo Rubin Kazan, Rèveillere e compagni affrontano un’altra volta il Real di Higuain, ai gironi. Passano entrambe. Quell’edizione sarà però segnata dal sospetto 1-7 in Dinamo Zagabria-Lione, che sancì, tra mille polemiche, l’eliminazione dell’Ajax. L’avventura transalpina si fermerà però ali ottavi. Eliminati dalla matricola Apoel, famosa ai napoletani per essere stata il sogno natalizio dei sorteggi; lo rivelò anche il Pocho con la sua simpatia: “Spero d’incontrarli”, poi il Napoli trovò il Chelsea e tutti sappiamo come andò. La scorsa stagione nessun incrocio in Europa League.
Insomma, l’abusata scusa “non conosce il calcio italiano”, stavolta non potrà essere ripetuta fino alla noia dai saccenti esperti nostrani. Decine di incontri, tra Roma, Fiorentina e Milan avranno certamente lasciato qualcosa all’ormai esperto Rèveillere. E lo stesso Benitez, prima suo tecnico a Valencia e poi suo avversario ai tempi di Liverpool, avrà certamente impresso un ottimo ricordo del terzino destro francese. Benvenuto Monsieur Rèveillere, che la tua carriere continui ad essere ricca di successi, anche a Napoli!
Il video del celebre gol di Mancini
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Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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