Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, ha parlato così ai canali ufficiali del club azzurro: “Sono Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli. Sono slovacco e ho 26 anni. Sin da bambino, ho sempre amato giocare a calcio. Nel posto in cui vivevo, c’era solo quello da fare. Ho iniziato a giocare da bambino e quando sono cresciuto ho cominciato a giocare in alcuni club. Era divertente, perché quando ero piccolo, la mattina andavamo a prendere i palloni. Poi con la mia bici andavo a suonare alle case vicino alle nostre. Dicevo a tutti di venire a giocare a calcio, perché non c’era altro da fare. Alle nove di mattina svegliavo tutti, dicendo loro di venire a giocare a calcio. Venivano tutti, quindi giocavamo e non pensavamo a che ora fosse. Non pensavamo neanche a giocare bene, correvamo semplicemente dietro alla palla. Ci divertivamo e basta, non c’erano falli, non c’erano regole. Era divertente, mi piaceva molto farlo perché sarebbe stato importante in futuro. Il mio sogno da bambino era quello di giocare a calcio ad alto livello. Volevo divertirmi e volevo che la mia famiglia fosse orgogliosa di me, ed è quello che ho fatto. Il mio procuratore mi ha chiamato, dicendomi dell’interesse del Napoli. Ero sorpreso, perché il Napoli è un grandissimo club, con una grandissima storia e dei tifosi spettacolari. Hamsik mi aveva parlato di Napoli e della sua gente. Ero felice della possibilità di venire a giocare qui. Di Napoli mi piace molto il lungomare. C’è un bel panorama, puoi andare a passeggiare con la famiglia, ci sono dei bei ristoranti con la vista sul mare. Lo stadio, perché quando l’ho visto per la prima volta con tutti i tifosi, è stato qualcosa di eccezionale. E il ristorante, perché c’è una bella vista su Capri e su tutto il resto e anche il cibo è fantastico. Ho un bel rapporto con Zielinski, perché viviamo nello stesso quartiere e parliamo più o meno la stessa lingua. Le nostre lingue sono molto simili. Possiamo parlare di tutto. Hamsik è una leggenda qui a Napoli, dove ha avuto una grandissima carriera, ma lo è anche in Slovacchia. Ha giocato molte partite con la Nazionale. Quando l’ho incontrato la prima volta, ho visto che è un grandissimo ragazzo, mi hanno colpito la sua professionalità e il suo impegno. Mi piacerebbe fare una carriera come la sua, non a livello di gol, perché io non segno così tanto, ma a livello di personalità e professionalità. Ascolto un po’ di tutto. Mi piace la musica italiana, la musica latina, quella slovacca. A volte ascolto rock, ma non spesso. Non mi piace molto l’hip hop. É una domanda difficile, devo dire per forza le canzoni della mia ragazza. Se non lo dico, si arrabbia! Quindi, dico quelle della mia ragazza. Voglio essere una brava persona. Voglio insegnare a mia figlia che il mondo non è semplice, ma se avrà un atteggiamento positivo e renderà felici le altre persone, potrà fare grandi cose. Voglio solo aiutarla affinché faccia cose speciali nella vita. Un saluto a tutti i tifosi, voglio dirvi che in questa stagione darò il massimo, affinché siate orgogliosi del Napoli. L’anno scorso non ho giocato molto, ma sono pronto a fare del mio meglio”.
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