Il primo quarto di finale della Coppa America va al Perù. La squadra allenata (egregiamente) dall’Uruguaiano Markaran riesce nell’impresa di battere, dopo 120′, i più quotati colleghi della Colombia. La partita ha evidenziato un copione caro a tutta la manifestazione: non esistono gare facili. Gomez schiera i cafeteros nel consueto 4-1-4-1 che in fase di possesso diventa un 4-3-3 ma non ha fatto i conti con un Perù solido e organizzatissimo, che pressa a tutto campo e lascia libero in fase di impostazione il solo Sanchez, grande mastino (ha annullato Messi nella seconda partita del girone) ma che qualitativamente lascia un pò a desiderare. Dopo soli 30” l’arbitro Chachon (al suo esordio nella competizione) ammonisce Advincula: il suo pugno duro serve a indirizzare subito la partita sui binari giusti. La gara infatti, per quanto combattuta, specie a centrocampo è molto corretta.
La prima frazione di gara è sicuramente di marca peruviana, sebbene dopo soli 2′ Falcao semini il panico nella difesa biancorossa e serva uno spento Aguilar (nel suo unico sussulto) che non riesce a ribadire in gol perchè attentamente marcato da C.Ramos. Il Perù è pericoloso specie sulla sinistra, dove sistematicamente Vargas mette in difficoltà uno spento e stranamente poco incline alla fase offensiva Zuniga. L’esterno della Fiorentina duetta a memoria con la punta dell’Amburgo Guerrero e fa il bello e il cattivo tempo su quella fascia e per due volte nel primo tempo (20′ e 34′) mette seriamente in apprensione Martinez con due sventole dalla distanza. Il Perù è diligente e sfrutta bene le fascie sia con il solito Vargas, che con il trentunenne furetto Chiroque (bella una sua serpentina conclusasi in un sinistro respinto al ’34), che pure dà il suo da fare ad Armero. La Colombia è poca cosa e le uniche sortite offensive nascono da contropiede e Falcao sottoporta non è lucido: lo dimostra un tiraccio al ’27 invece di servire un volenteroso Dayro Moreno in posizione migliore. Al 45′ in punto squadre negli spogliatoi: partita equilibrata e forse ai punti leggermente a favore dei meno quotati peruviani.
Il secondo tempo inizia con una sostituzione: Lobaton rileva Advincula nelle fila peruviane, sarà la mossa vincente. I cafeteros nella seconda frazione sono sicuramente più propositivi e a tratti dimostrano una superiorità netta, ma il Perù ha il merito di non crollare mai sotto le sassate di Guarin & Co. Gli spunti peruviani sono infatti poca roba (da ricordare parate di ordinaria amministrazione di Martinez al48′ su Chiroque e al 53′ su Lobaton) rispetto alle sortite dei cafeteros rigenerati da un Guarin stellare (cresciuto dopo un primo tempo di alti e bassi). La Colombia rischia di passare in vantaggio al 62′, non fosse che il destro di Moreno lanciato da un suntuoso Yepes è di poco out. Due minuti dopo la palla che poteva valere la partita: si ripete il copione, lancio di Yepes per Moreno, che sta volta viene atterrato in area da Rodriguez. Per l’arbitro è rigore e l’ingenuo difensore si becca anche il giallo. Tutti si aspettavano il collasso biancorosso, invece Falcao dagli undici metri tira a lato. La Colombia comincia a macinare palle gol e colpisce i legni della porta difesa da Fernandez prima con Moreno (doppio passo e bomba sull’incrocio al 67′) e poi incredibilmente con Guarin al ’92, che si carica sulle spalle la sua squadra, scarta tutti dalla sinistra e rientrando sul destro scarica un missile che a momenti abbatte la traversa peruviana. Dal Replay risulterà fondamentale la deviazione dell’estremo difensore di Markarian. Nell’inframezzo l’ingresso dell’acclamato Rodallega in luogo di un inguardabile Ramos e diversi colpi di testa pericolosi di Yepes, sempre dai calci da fermo di Guarin. Unico sussulto di marca peruviana una bomba da 40 metri di Balbin che però Martinez riesce a deviare in angolo. Emozioni a mille e squadre di nuovo a rinfocillarsi: per la prima volta nella storia della Copa America si andrà ai tempi supplementari (fino alla scorsa edizione si usava passare direttamente ai rigori).
Nei supplementari capita quello che non ci si aspettava: da una punizione di Vargas, Martinez (fin qui impeccabile e imbattuto in tutto il girone) esce male e consegna la palla a Lobaton, il centrocampista colpisce di destro a volo dal limite dell’area, palla sotto la traversa e Perù in visibilio. E’ il 101′ ed il Perù sta per entrare nella storia. La Colombia non ci sta ma dopo un forcing asfissiante della metà campo peruviana, ecco il colpo del K.O. Martinez, visibilmente scosso dal precedente errore, sbaglia un facile appoggio a Perea, ne approfitta Guerrero che lavora una palla d’oro per Vargas. Troppo facile per l’ex Catania controllare in area di suola e trafiggere il portiere avversario. 2-0 e Colombia a casa. In visibilio i tifosi peruviani, increduli quelli colombiani, che prima di subire due doccie gelate avevano più volte accarezzato l’ebrezza del gol.
Servizio a cura di Mirko Panico
Ecco gli highlights del match:
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