Da quando Aurelio De Laurentiis ha rilevato la SSC Napoli, uno dei suoi punti imprescindibili del programma societario è stato sempre il settore giovanile. Negli anni scorsi si è parlato della famosa “Scugnizzeria”, termine tratto dalle famose cantere del Real Madrid e del Barcellona che sfornano giovani talenti con frequenza impressionante. Le parole però riguardo gli investimenti sui giovani del Napoli sono rimaste tali. Non è un mistero che il Napoli sia la squadra che investe di meno sui propri potenziali talenti. Inoltre, il club azzurro è anche l’unica società fra le big italiane a non avere una struttura di proprietà in grado di poter far allenare in maniera idonea i ragazzi. Dalla Juve al Milan, passando per Roma e Lazio, ogni club ha una struttura riservata esclusivamente al settore giovanile che viene sempre monitorata dagli osservatori della prima squadra ed anche dal primo allenatore. Non a caso Benitez spinge per avere strutture adeguate che possano far avvicinare il Napoli alle maggiori realtà europee.
E’ qui che si svezzano le risorse del domani, alla luce del fatto che il fair play finanziario non sempre permette grandi spese.
L’OCCASIONE – A Napoli ci sarebbe la struttura idonea per far dare al settore giovanile una vera e propria casa: il vecchio centro sportivo di Marianella costruito intorno agli anni 2000 dall’ex dirigenza partenopea. Oggi è un bene di proprietà del Tribunale di Napoli, dato che fa parte dei beni del Napoli fallito. Lo stabile non versa in condizioni ottimali. All’interno c’è il degrado più inimmaginabile : rifiuti e tanta altre cose che hanno di fatto deturpato un gioiello del vecchio club. Nel maggio del 2012 fu appiccato un incendio che distrusse altri contratti della SSC Napoli e parte delle palazzine che erano adibite alla vecchia società. Il bene è all’asta per poter permettere di recuperare del denaro da parte ancora di creditori nei confronti dell’ex società.
PREZZO – Il centro sportivo fu acquistato dal Napoli per 17 miliardi di lire e dopo il fallimento è stato oggetto delle varie stime da parte del Tribunale che ha dovuto provvedere negli anni a mettere il bene all’asta. Bene, la prima valutazione fatto al centro sportivo compresi fabbricati e terreni era al 12-04-05 pari a 7.167.000 euro. La prima asta di Marianella fu praticamente disertata. Nel novembre 2009 il bene viene di nuovo offerto dal Tribunale ad un prezzo inferiore al primo (6.673.000 euro), ma anche qui nessuno si presenta all’avviso di vendita all’asta. Tale prezzo rimane bloccato fino al 2012, quando a maggio ci fu l’incendio doloso che distrusse alcune zone del centro sportivo. L’ultima relazione redatta dall’Ing. Spinazzola Pignatelli dopo l’evento doloso, sottolinea come per mettere a nuovo gli edifici, le reti fognarie e del gas, la manutenzione straordinaria dei campi, le vie d’accesso al centro, gli arredamenti, bonifica e smaltimento rifiuti, servono 396.000 euro oltre il prezzo base. Dopo questa relazione giurata, il bene viene rimesso all’asta a maggio 2013 con prezzo di 3.500.000 euro, ma anche qui nessuno si è fatto avanti. Pochi giorni fa il Tribunale ha inoltrato l’ennesimo avviso di vendita di Marianella ad un prezzo di 2.625.000 euro.
INVESTIMENTO – Vista la ‘modica’ cifra con cui il Tribunale sta praticamente svendendo il centro sportivo di Marianella, perché Aurelio De Laurentiis non ci fa un pensierino per rilevarlo e regalare al settore giovanile una struttura all’avanguardia? L’investimento di circa 3milioni non può essere un problema per una società in espansione come quella del produttore cinematografico visto che negli scorsi anni ha pagato ingaggi quasi similari a calciatori che sono state delle vere e proprie meteore azzurre. Un piccolo gesto per un grande futuro, la storia del Napoli non deve morire.
Fonte: Calcionapoli24
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