NAPOLI, 21 APRILE 2011 – Quando il Napoli ha acquistato la scorsa estate Edinson Cavani, il presidente Aurelio De Laurentiis è stato molto bravo nel far sottoscrivere al Matador un contratto fino al 2015 a cifre contenute. Il vice capocannoniere del campionato (25 reti, una in meno di Di Natale) guadagna infatti 1.8 milioni di euro, compresi i bonus legati ai gol ed agli obiettivi che la squadra azzurra sta raggiungendo. Logico che adesso, con il Napoli che viaggia spedito verso la Champions proprio grazie alle prodezze dell’uruguaiano, gli accordi vadano rivisitati. Il problema, però, è che c’è ancora molta distanza tra quello che la società azzurra vuole corrispondere al giocatore e le richieste dei suoi agenti Anellucci e Triulzi.
SOGNANDO REAL — Non è il caso di parlare di gelo tra le parti, ma i primi contatti non sono andati a buon fine. Cavani è ormai un top player a tutti gli effetti e le grandi d’Europa sarebbero disposte a corrispondergli un ingaggio doppio rispetto a quello che Edinson percepisce al Napoli. Il legame di Cavani con la città è fortissimo. Qui è nato suo figlio Bautista, qui oggi, davanti a 1000 invitati selezionati, presenterà il suo libro sulla fede. Tuttavia, la scorsa settimana, parlando al sito della Copa America, il Matador ha detto: “A Napoli mi trovo benissimo, stiamo vivendo un sogno. A me piacciono le sfide, un giorno potrei andar via solo se ci fosse la possibilità di misurarmi in squadre come il Real Madrid o di simile grandezza”. Un’apertura nei confronti di un club molto prestigioso e che potrebbe non essere casuale, visto che da quelle parti, così come in Inghilterra, Cavani sembra essere molto apprezzato.
INTERROGATIVO MAZZARRI — Intanto, però, il Napoli deve pensare innanzitutto a blindare la qualificazione diretta in Champions, a partire dalla gara di Palermo dove Cavani sarà l’ex di turno. Di futuro si parlerà soltanto dopo il 22 maggio, come ha sempre detto Walter Mazzarri. Già, perché anche il destino dell’allenatore è incerto. De Laurentiis continua a blindarlo: “Ha altri due anni di contratto e resterà con noi”, ma lui ha fatto sapere di voler incontrare la società a bocce ferme per fare il punto della situazione. Sin qui, da parte del tecnico toscano ci sono state due frasi di apprezzamento per la piazza napoletana: “A Napoli sto da Dio ed è sempre in cima ai miei pensieri”, ma nessuna risposta definitiva sulla sua permanenza sulla panchina azzurra. A fine stagione chiederà al presidente garanzie precise sul rafforzamento della squadra, perché quella azzurra non sia una chimera. Anche perché le sirene juventine sono sempre dietro l’angolo. E pure quelle romaniste.
Fonte: Gazzetta.it
La Redazione
S.D.
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