Dopo il rinvio causato dalla forte pioggia scagliatasi sullo stadio Monumentale ventiquattro ore va finalmente in scena Argentina-Brasile, sfida valida per la terza giornata del girone eliminatorio valida per i Mondiali di Russia 2018. Il Superclásico termina 1-1, con le due compagini che per un tempo a testa si dividono oltre alla posta in palio anche il trend della gara. Inizialmente il ct della Selección Gerardo Martino decide di concedere una chance all’attaccante del Napoli Gonzalo Higuain (viste le assenze di Tevez, Messi e Aguero) schierandolo al centro del suo tridente offensivo completato da Lavezzi e Di Maria. Il Brasile si affida allo strepitoso momento di forma del suo gioiello Neymar e alle invettive di Willian.
AVVIO TARGATO ALBICELESTE – Dopo soli duecento secondi sono i padroni di casa a rendersi subito pericolosi con il tentativo di tiro-cross di Roncaglia smanacciato da un attento Alisson. Un paio di minuti dopo la retroguardia verdeoro si trova nuovamente in affanno nel controllare l’affondo di Angel Di Maria, ma la conclusione del giocatore del Psg termina fuori lo specchio della porta avversaria. Neymar, capitano per l’occasione dopo le recenti quattro giornate scontate per squalifica, è il fulcro del gioco della Selecao, subendo non pochi falli dagli avversari per impedirne le giocate. Il primo vero tiro della partita lo effettua al 22’ Ever Banega che dai venti metri scaglia una potente conclusione terminata di poco alto sopra la traversa. Partita molto contratta nella prima mezzora di gioco, con entrambe le compagini più attente a non scoprirsi che ad attaccare. I più tonici nell’Albiceleste sembrano esser Di Maria e Lavezzi: i due giocatori del Psg infatti cercano di aumentare il ritmo di gioco attraverso cambi di passo repentini che creano scompiglio alla difesa ospite. Al 33’ i padroni di casa sbloccano la gara sull’asse Higuain-Lavezzi: il Pipita raccoglie un illuminante giocata di Di Maria sull’out destro dell’area di rigore per poi offrire con un preciso passaggio rasoterra Lavezzi che gira in rete anticipando il diretto avversario. Il Brasile prova a scuotersi sugli sviluppi di un calcio da fermo a cinque minuti dal termine del primo tempo, ma il colpo di testa di David Luiz su un cross di Neymar termina di poco alto sopra la traversa. L’Argentina termina in vantaggio il primo tempo imponendosi sul Brasile apparso troppo pigro e sterile in fase conclusiva.
RUGGITO VERDEORO – Inizia la ripresa ma il trend della gara sembra esser ancora di marchio argentino: dopo solo un minuto Roncaglia si proietta in avanti sfruttando una preziosa triangolazione con Higuain (tacco delizioso di quest’ultimo) per servire Banega il quale, dopo un primo tentativo respinto da Dani Alves, ribadisce nuovamente verso la porta avversaria trovando però la sfortunata opposizione del palo. Il primo tiro verso lo specchio della porta di Neymar si verifica al 52’, ma non centrando però lo specchio della porta. Al 56’ Dunga sostituisce un abulico Ricardo Oliveira con Douglas Costa, avanzando il raggio d’azione di Neymar tramutato in terminale offensivo. Basta poco all’esterno destro del Bayern Monaco per incidere sul match: al 58’ su un bel cross di Dani Alves dalla corsia destra è proprio il nuovo entrato a schiacciare di testa verso rete trovando però l’opposizione della traversa, sugli sviluppi dell’azione è Lucas Lima il più lesto di tutti a ribadire poi in rete siglando il pareggio per la Selecao. L’inerzia del match sembra ora pendere dalla parte degli ospiti. Renato Augusto subentra al 63’ al posto dell’autore del gol Lucas Lima. Anche Gerardo Martino tenta di dare più smalto al suo attacco sostituendo un voglioso Lavezzi con Gaitan al 70’. Il Brasile cerca di approfittare momento di annebbiamento dei padroni di casa facendo leva sugli insidiosi movimenti di Willian e di Douglas Costa, i quali costringono i difensori albicelesti a commettere più volte fallo per limitarne le incursioni. La capacità di interdizione dei mediani brasiliani ha la meglio nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Higuain sfiora per un soffio il gol non trovando l’aggancio vincente al 76’ su un cross di Rojo. Neymar poi cerca di caricare il Brasile sulle sue spalle concludendo verso rete con una bella conclusione dai 25 metri, costringendo Romero a rifugiarsi in angolo. Le squadre si allungano progressivamente e nel finale le due compagini cercano di affidarsi alle invettive dei propri uomini migliori. A tal proposito all’80 il Tata Martino tenta il tutto per tutto sostituendo Lamela e Dybala per Banega e Higuain. A cinque minuti dal termine del match il pericoloso colpo di testa di Gaitan sfiora il palo della porta di Alisson su una traiettoria a spiovere del laziale Biglia. Nel giro di due minuti David Luiz perde letteralmente le staffe facendosi ammonire per due volte consecutive a causa di interventi estremamente pericolosi su, rispettivamente, Dybala e Biglia. Dunga corre ai ripari inserendo il centrale difensivo Gil al posto di Willian per tenere botta agli avversari nei minuti conclusivi del match. Match che termina con il risultato di 1-1. Un tempo per parte ha caratterizzato l’andamento della gara, con l’Argentina più intraprendente nel primo tempo ed il Brasile decisamente più sfacciato nella ripresa. Un punto che può soddisfare il Brasile alla luce del quarto posto occupato nel girone con 4 punti totalizzati dopo tre partite. Umore diverso in casa Albiceleste: i soli due punti realizzati dovranno far riflettere Martino sulle lacune che la sua Seleccion dovrà repentinamente risanare in vista già del prossimo match in programma il 17 novembre contro la Colombia.
PIPITA OK – Partita di grande sacrificio per l’attaccante del Napoli, più abile questa sera a rendersi prezioso nel servire i compagni con illuminanti suggerimenti piuttosto che a concludere verso rete. Ad inizio gara il Pipita è apparso notevolmente imbrigliato tra le maglie della difesa verdeoro, poi col passar dei minuti ha preso le giuste contromisure dettato più volte la profondità attraverso movimenti mai vani. Il numero 9 dell’Albiceleste si dimostra bravo nel ricercare ottime linee di passaggio per premiare gli inserimenti dei compagni. Al 33’ del primo tempo raccoglie un passaggio filtrante di Di Maria per poi sfornare un assist al bacio per Lavezzi che da posizione ravvicinata ribadisce in rete per il vantaggio albiceleste. Come sua consuetudine il Pipita riesce sempre a trovarsi nel vivo dell’azione, andando alla ricerca costante del pallone. La sua grande capacità di lettura del gioco quando si tratta di smarcare i compagni attraverso giocate sopraffine (come nel caso del gol oppure in occasione dell’azione conclusasi con il palo di Banega ad inizio ripresa) sono motivo di goduria per gli tutti gli appassionati di questo sport. La partita del centravanti azzurro termina all’80’ sostituito con lo juventino Dybala. Sebbene statisticamente non abbia effettuato alcun tiro verso lo specchio della porta Higuain riesce a disputare comunque una gara più che sufficiente dal punto di vista del sacrificio e della dedizione mostrate in campo, oltre -come detto- ad aver sfoggiato la sua sontuosa classe attraverso assist sartoriali dispensati per i compagni.
ARGENTINA-BRASILE 1-1
Argentina (4-3-3): Romero; Roncaglia, Otamendi, Mori, Rojo; Biglia, Mascherano, Banega (81′ Lamela); Di María, Higuaín(81′ Dybala), Lavezzi (70′ Gaitán). A disp.: Guzmán, Marchesín, Correa, Demichelis, Kranevitter, Maidana, Mas, Pérez, Peruzzi. All.: Martino.
Brasile (4-2-3-1): Alisson; Alves, Miranda, Luiz, Filipe Luis; Elias, Gustavo; Willian (90′ Gil), Lima (63′ Augusto ), Neymar ; Olivera (57′ Costa). A disp.: Cassio, Jefferson, Danilo, Fernandinho, Gabriel, Hulk, Kaká, Oscar, Santos. All.: Dunga.
Arbitro: Arias (PAR).
Marcatori: 33′ Lavezzi (Arg), 59′ Lima (Bra).
Note: 47′ Banega (Arg) palo.
Ammoniti: Otamendi, Roncaglia, Mascherano (Arg); Filipe Luis, Lima, Luiz (Bra). Espulso:Luiz (Bra) all’89’ per somma d’ammonizione.
A cura di Gilberto D’Alessio
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