NAPOLI – Il problema (eh sì, il problema) sarà trovarne un altro che sappia stargli alle spalle aspettando il proprio turno; che sia un Higuian in sedicesimi; che abbia una sua statura anche internazionale e (possibilmente) pure prospettive invitanti. Il problema (e che problema!) sarà individuare il vice del «pipita», un bomber dalla scorza dura e però non vecchio, un attaccante che sia consapevole di non poter avanzare pretese ma che sia sistematicamente in grado d’andare a raccogliere ciò che quell simpatico ingordo lascia
Aaa cercasi un bomber però mica disperatamente, perché l’ultimo Zapata – quello che s’è messo lì a studiare da grande – ha (quasi) convinto e piuttosto che spedirlo a zonzo, con l’incognita che un prestito va sfruttato sì ma sino a un certo punto, l’idea è di tenerlo a Castelvolturno, lasciarlo al fianco di Higuain e nel bel mezzo d’una squadra di qualità, per fargli assorbire esperienza in diretta persino da quarta punta. Il resto è noto: Pandev ha ancora un anno di contratto, ha il gradimento di Benitez e della società ma anche un’età che comincia a cozzare contro il progetto: trentuno a luglio e trentadue alla scadenza, dunque le riflessioni s’imporranno per ambo le parti, per chi non vorrà far scappare a parametro zero un uomo che ha il «triplete» nel proprio curriculum vitae e per chi può permettersi di aspirare ad un rinnovo e ad emozioni nuove.
Il bomber a orologeria, ecco ciò che serve a una squadra che ha una stella d’una immensità assoluta da sostenere nel turn-over: il centravanti pronto per l’uso, modello Pazzini, che però va per la trentina; altrimenti, ma è altra pasta d’attaccante, quell’Aubameyang (25) inseguito da vicino in passato e ora probabilmente inavvicinabile al Borussia Dortmund; o chissà quanti altri ancora: perché per risolvere il problema (e mica piccolo, a pensarci bene) bisognerà guardar ben dentro il mercato, attraversarlo con il fiuto d’un bomber antico e però moderno. Un Higuain, su per giù.
Aaa cercasi un bomber però mica disperatamente, perché l’ultimo Zapata – quello che s’è messo lì a studiare da grande – ha (quasi) convinto e piuttosto che spedirlo a zonzo, con l’incognita che un prestito va sfruttato sì ma sino a un certo punto, l’idea è di tenerlo a Castelvolturno, lasciarlo al fianco di Higuain e nel bel mezzo d’una squadra di qualità, per fargli assorbire esperienza in diretta persino da quarta punta. Il resto è noto: Pandev ha ancora un anno di contratto, ha il gradimento di Benitez e della società ma anche un’età che comincia a cozzare contro il progetto: trentuno a luglio e trentadue alla scadenza, dunque le riflessioni s’imporranno per ambo le parti, per chi non vorrà far scappare a parametro zero un uomo che ha il «triplete» nel proprio curriculum vitae e per chi può permettersi di aspirare ad un rinnovo e ad emozioni nuove.
Il bomber a orologeria, ecco ciò che serve a una squadra che ha una stella d’una immensità assoluta da sostenere nel turn-over: il centravanti pronto per l’uso, modello Pazzini, che però va per la trentina; altrimenti, ma è altra pasta d’attaccante, quell’Aubameyang (25) inseguito da vicino in passato e ora probabilmente inavvicinabile al Borussia Dortmund; o chissà quanti altri ancora: perché per risolvere il problema (e mica piccolo, a pensarci bene) bisognerà guardar ben dentro il mercato, attraversarlo con il fiuto d’un bomber antico e però moderno. Un Higuain, su per giù.
Fonte: Corriere dello Sport
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