Bordata a Zeman. «Vedo bene la Roma di Baldini». Luca Vialli ha citato il direttore generale e non l’allenatore del club giallorosso, perché tredici anni fa è cominciato il suo scontro, anche in tribunale, con Zdenek per i sospetti del boemo sulla muscolatura dell’ex attaccante della Juve.
Lei alla panchina non pensa più?
«Mi preparo al decimo anno con Sky Sport, è la squadra in cui ho giocato di più e qui mi trovo benissimo».
Ma se la Juve chiamasse Vialli dopo la squalifica di Conte?
«A questa domanda non rispondo».
Ma gli Agnelli come affronteranno questa situazione?
«La società saprà attrezzarsi, non è la prima volta in cui la Juve affronta situazioni complicate. Che, a volte, riescono a dare maggiori stimoli».
Per la sfida di Supercoppa ci sarà Carrera in panchina.
«È stato mio ex compagno, ha grande personalità e gli auguro di averla eventualmente anche da tecnico».
Come finisce la sfida di Pechino?
«Una partita giocata all’inizio di agosto è particolare, difficile fare previsioni. Comunque vada, non avrà riflesso sulla stagione».
Come vede Juve e Napoli?
«La Juve dovrà affrontare la Champions, novità importante rispetto allo scorso anno, che inorgoglisce chi ha giocato in bianconero. Si eleva il carico di impegni e ci possono essere squadre in grado di approfittarne. Bisogna vedere come funzionerà il rinnovamento di Inter e Milan, poi c’è la Roma di Baldini e il Napoli, che ha chance facendo l’Europa League».
Azzurri da scudetto?
«Sì. Il Napoli è una squadra solida. Ha mantenuto la stessa ossatura e Mazzarri si prepara al quarto campionato consecutivo. In Italia non ci sono altri tecnici che hanno avuto la possibilità di lavorare così a lungo e di sviluppare un progetto. Sono stati fatti cambi mirati, ogni anno una pedina nuova. Il Napoli avrà il vantaggio di non giocare la Champions, torneo impegnativo, ed è già abituato a gestire il doppio impegno settimanale».
Che pensa di Insigne?
«Di lui, Destro e Longo, tanto per citarne, penso tutto il bene possibile. Bravi tecnicamente e forti di testa, spero che siano in grado di gestire l’impatto con una realtà nuova e difficile. Andati all’estero alcuni big per ragioni economiche, potrebbero essere loro i campioni che ci faranno appassionare».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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