L’ex attaccante della Juve, del Samp e della nazionale Gianluca Vialli ha rilasciato un lunga intervista al Corriere dello Sport. Ecco qualche estratto in cui parla del momento del calcio italiano:
“Giocatori poco talentuosi in nazionale? Noi eravamo figli della generazione degli otto italiani e tre stranieri. Penso che si dovrebbe cercare quell’equilibrio tra la libera circolazione dei giocatori e la valorizzazioni dei calciatori italiani. Se uno straniero è forte ben venga, ma purtroppo spesso lo straniero che arriva in Italia arriva per altre ragioni. Gli stessi tifosi dovrebbero credere meno ai nomi altisonanti e bisognerebbe cercare di coltivare il talento che c’è in Italia e che purtoppo non riesce ad emergere. Differenze col calcio inglese? In Premier non si bada molto alla tattica, ma quello inglese è un calcio che tira fuori il meglio dai giocatori. E’ spettacolare e bello a vedersi. La differenza principale è che la vitttoria in Inghilterra è una gioia, qui invece un sollievo perchè per una settimana ti mette al riparo dalle polemiche. Leicester? Ranieri sta facendo un lavoro straordinario. VIncerà l’allenatore dell’anno. Il suo Leicester è un po’ come la mia Samp. Italia ’90? Maradona fu furbo a portare dalla sua parte i napoletani in quella semifinale. La giocammo in un clima irreale, con un tifo molto con riserva. E’ una ferita che brucia ancora, anche perchè era un’occasione unica vincere il Mondiale in casa”
