Arriva un momento nella stagione in cui bisogna fermarsi, riflettere e fare delle considerazioni : chi intraprende il mestiere di giornalista deve cercare di essere imparziale e descrivere le sensazioni che prova secondo modalità completamente diverse dal normale tifoso; gradirebbe entrare in quel turbinio di emozioni che stanno facendo sognare,letteralmente, una intera città. Una città che incurante delle diatribe politiche che la stanno facendo sprofondare in un oblio da cui sembra non poterne venir fuori, cerca di trovare nel calcio la propria ancora di salvezza, un pronto riscatto che grida all’Italia intera: “Ecco, ci siamo anche noi!”
Al giornalista quindi, resta il compito di raccogliere questi desideri, questa felicità e trascriverla,focalizzando non solo le proprie attenzioni sull’acronimo più amato dai tifosi, la CAV.HA.LA,ma su alcuni uomini che quest’ anno non hanno fatto mancare il proprio sostegno alla squadra; merito di una preparazione estiva studiata “ad hoc” dal mister Mazzarri, il suo vice Nicolò Frustalupi e il preparatore atletico Giuseppe Pondrelli e il medico sociale, il prof.De Nicola: lo scorso campionato, subentrando a Roberto Donadoni, lo staff del mister di San Vincenzo non potè far altro che cercar di rodare un motore di una fuoriserie un pò usurata e spesso arrancante, sulle salite più impervie dava la sensazione di non potercela fare; ecco che, però, il pilota prende in pugno la situazione e dall’alto della propria esperienza e sagacia tattica, riesce a guidare questa fuoriserie dai bassifondi della classifica e giungere ad una qualificazione europea insperata.
Durante questo campionato i meccanici hanno messo a punto una monoposto che incurante delle critiche provenienti da ogni luogo d’Italia, se ne frega di tutto e di tutti e prosegue speditamente la propria marcia, una monoposto che può contare su uomini che non sempre, nella passata stagione, hanno potuto contribuire alla giusta causa; una monoposto insomma che ha negli incursori di fascia delle vere e proprie freccie che si incuneano nelle difese avversarie, si perchè gli incurosi o i tornanti, che dir si voglia, sono dei veri e propri jolly offensivi tanto cari al mister: sia a Reggio Calabria che a Genova adoperava questo modulo con Mesto e Modesto prima e Maggio e Pieri/Ziegler poi. La fortuna del tecnico è stata proprio quella di ritrovare a Napoli Maggio e Campagnaro, coloro che hanno trovato con questo modulo la loro definitiva consacrazione.
Hugo Armando Campagnaro, granitico difensore con il “bite” è un tuttofare: difende da interno destro, da interno sinistro, sa attaccare da esterno basso, ruolo che ricopriva a Piacenza e sa attaccare da esterno alto, ruolo che ricopriva ad inizio carriera nel Deportivo Moron. Il Campagnaro di quest’ anno vanta un’ottima media voto, 6.2, e un’ottima tenuta fisica, il merito è tutto dello staff sanitario che è riuscito a rimetterlo in sesto, definitivamente, dopo le noie muscolari di Genova dove condivideva la fascia destra con un altro protagonista di questo racconto, Christian Maggio; quel Maggio che ci delizia quando finta di tacco e rientra con l’interno, quel Maggio che segnò il suo primo gol da professionista poprio contro il Napoli nel campionato 2001-2002,indossando la maglia del Vicenza targato Edy Reja, quel Maggio che quando segna si inchina alla curva e per lui fa poca differenza se questa sia “vuota”; quel Maggio che è e resterà ,almeno per questa stagione il solo calciatore partenopeo convocato in Nazionale.
Chi un posto in Nazionale ambisce a riprenderselo è Andrea Dossena, altra bocca di fuoco del 3-4-1-2 mazzarriano; ex compagno di Maggio a Treviso nella sfortunata stagione in massima serie del campionato 2005-2006 terminata con una dolorosa retrocessione, e ora compagno dello stesso: non ha esitato a scegliere Napoli per rigenerarsi. Andrea è stato il primo acquisto del D.S. Bigon; prelevato nella sessione invernale di calciomercato dello scorso campionato, ha visto il campo poche volte apparizioni fugaci le sue ,che lo costringeranno ad un duro lavoro di riabilitazione per ripresentarsi ai battenti della nuova stagione con tutt’altro spirito. E’ subito protaginista nella torrida amichevole estiva del 3 Agosto con il Wolfsburg entrando nel tabellino dei marcatori, una serie di prestazioni esaltanti contribuiscono a inserirlo in pianta stabile tra i migliori esterni del campionato; sigla 4 assist e tutti determinanti in alcune partite: vantaggio di Hamsik nella gara casalinga con la Roma, e assist per il Pocho che diede il via alla rimonta del Manuzzi; il primo gol ufficiale con la maglia del Napoli è arrivato nella gara interna contro la Lazio dando il via a una “remuntada” che ha del sensazionale, che ha aperto gli occhi al pubblico destandolo da un sogno che credevano fosse tale…
Signori, questo è il Napoli! Non abbiate paura di restare li in vetta, non è delittuoso credere di meritarsi quella posizione occupata: i deboli di cuore stiano lontani da queste emozioni, perchè la squadra sta per spiccare il volo verso palcoscenici esaltanti; è questa la strada da seguire, ed il compito sarà meno arduo se alla causa continueremo ad avere quelle “freccie tricolori” che scoccate dal nostro cuore teso ad arco, potranno rendere il cielo sempre più azzurro.
A cura di Francesco Gambardella
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