Se li osservi attentamente, e ne scorgi il sorriso di chi sa il fatto proprio, Roberto Insigne e Giuseppe Fornito sembrano aver scritto in volto “scugnizzeria d’hoc”. Tanto diversi – il primo più estroverso e caciarone, l’altro pacato e silenzioso – quanto accomunati dall’amore per il cuoio che scivola su un prato verde. Il “diavolo” e l’“acqua santa” hanno fatto le fortune del vivaio partenopeo, fino a due anni fa, e oggi lottano in Lega Pro per risalire la china, sgomitando nell’arena calcistica che spesso preferisce far appassire i virgulti locali. Uno attaccante esterno, letale sotto porta, fratello d’arte di Lorenzo (tra i pochi scugnizzi ad aver fatto breccia nel cuore della prima squadra negli ultimi anni); l’altro mezz’ala di qualità paragonato da Walter Mazzarri alla cresta più amata ai piedi del Vesuvio, Marek Hamsik. Accostamenti e paragoni con i quali Insigne e Fornito stanno imparando a convivere. Il destino ha voluto che tornassero a giocare sullo stesso campo. Dai tempi della cantera azzurra, i due non erano mai stati così vicini. A separarli, appena 190 chilometri. Tanto dista Cosenza, nuova casa di Fornito (quasi un ritorno alle origini per il centrocampista nativo di Trebisacce, comune della consistenza provincia bruzia) da Reggio Calabria, approdo momentaneo di Insigne. Domenica pomeriggio finiranno per abbracciarsi. Di nuovo. Come ai tempi della Primavera. Stavolta, però, al di fuori dei novanta minuti. Prima e dopo il derby di Lega Pro, quello tra Reggina e Cosenza, molto sentito in Calabria. Roby contro Peppe. Non era mai successo, se non in partitina, ai tempi della Primavera. Fratelli di sangue partenopeo che hanno condiviso l’azzurro che fu di Maradona e tra due giorni dovranno incrociarsi, sognando di riconquistarlo a suon di gol, assist e prestazioni.
Li abbiamo incontrati a poche ore dal derby calabrese. Per alcuni minuti, Insigne e Fornito sono tornati a sintonizzarsi sulla stessa frequenza. Quella napoletana.
Descrivi il tuo ex compagno di squadra-amico-avversario in poche parole.
Insigne: caratterialmente è un ragazzo tranquillo, non infastidisce mai nessuno. Forse è un po’ permaloso (sorride) e si arrabbia facilmente. Però posso affermare con certezza che in pochissimi a vent’anni hanno la sua classe. Peppe ha un piede devastante.
Fornito: Roby è un ragazzo brioso e divertente. In campo la caratteristica migliore, che gli fa spaccare le difese, è la rapidità. Pure tecnicamente è molto valido e con quel sinistro può fare ciò che vuole.
Insieme formavate un coppia terribile ai tempi del Napoli.
Insigne: Ne abbiamo combinate tante. Sia in campo che fuori. Soprattutto sul prato verde ci accomunano ricordi indimenticabili come la convocazione in Europa League, in occasione della partita casalinga con il Psv, o la finale di Coppa Primavera allo Juventus Stadium. Peppe si guardava intorno dicendo: ma dove siamo finiti?
Fornito: La nostra amicizia è solida anche perché abbiamo vissuto tante avventure insieme, giocando fianco a fianco sin dai tempi dei Giovanissimi nazionali del Napoli, per poi passare agli Allievi e alla Primavera. Ci è capitato di ritrovarci anche nell’Under 19 dell’Italia.
Un aneddoto che vi lega, in particolare?
Insigne: Riguarda sempre la partita di Supercoppa a Torino. Ripeto, la faccia di Peppe prima del match valeva l’intero biglietto! Sembrava vivere in un mondo tutto suo, era estasiato. E poi, naturalmente, la convocazione in Europa League contro gli olandesi del Psv. Io ebbi anche la fortuna di giocare, sostituendo Cavani, caro Peppe…(altro sorriso)
Fornito: Il più importante, senza ombra di dubbio, riguarda la doppia convocazione in occasione della partita casalinga di Europa League con il Psv, nel 2012. Il “San Paolo” quel giorno era spettacolare. Da brividi! Perdemmo anche una Supercoppa contro la Juventus, insieme, ma il ricordo resta sempre fantastico.
Domenica vi incrocerete nel derby Reggina-Cosenza. E avrete due maglie diverse.
Insigne: Avvertiremo sensazioni strane ma comunque positive. Non si possono cancellare i momenti così belli vissuti insieme, accompagnati da soddisfazioni indescrivibili.
Fornito: Avrò un motivo in più per vincere il derby calabrese. Roberto è un amico vero, e con lui sono continuamente in contatto. Spero di vincere, ma sono convinto che lui continuerà a stupire. Magari dalla partita successiva a Reggina-Cosenza…
Un giorno tornerete a giocare insieme?
Insigne: Sono convinto che entrambi indosseremo di nuovo la maglia del Napoli, in serie A!
Fornito: Il calcio riserva sempre grandi sorprese. Con lui mi sono trovato benissimo, sia in campo che fuori, e tornare a giocarci non mi dispiacerebbe affatto.
A fine campionato realizzerà più gol Insigne o collezionerà più assist Fornito?
Insigne: Non fatemi scegliere, voglio troppo bene a Peppe! Diciamo che entrambi ce la caveremo molto bene.
Fornito: Lui ha iniziato alla grande e sono sicuro che segnerà ancora tanti gol. Io spero di fare il mio. A cominciare proprio da domenica…
Un abbraccio. Un lungo abbraccio. Roby e Peppe si guarderanno intensamente e, anche se solo per un istante, la complicità nata ai tempi della “scugnizzeria” prevarrà sulla competizione. Poi, l’uno sussurrerà all’altro “scurdammoce ‘o passato” e inizierà a mostrare il meglio del proprio repertorio. Gol o assist, dipende dai punti vista. Dipende se sei “diavolo” o “acqua santa”.
Fonte: Vittorio Scarpelli per lagiovaneitalia.net
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