La strada verso Palermo è segnata dal passo di un picciotto purosangue: toccherà a Totò Aronica, palermitano di corso Calatafimi, giocare sulla fascia sinistra. Per il resto, formazione praticamente fatta: con la coppia d’attacco Insigne-Cavani e il trio difensivo con Britos al fianco dei senatori.
LA TRISTEZZA– E allora, sotto con la doppia seduta di allenamento. Mattina e pomeriggio; lavoro tecnico, tattico e poi in palestra quello che ha riempito il programma stilato ieri da Mazzarri e dal suo staff. Prove e poi ancora verso la partita di domenica a Palermo, la passerella sulla quale gli azzurri sfileranno per l’esordio in campionato, condite
Intanto la squadra spera di incontrare presto Gargano: sarà un arrivederci e non un addio…
però da un velo di tristezza: calato sul centro sportivo di Castelvolturno dopo l’addio – o magari l’arrivederci, chissà – di Walter Gargano. Che già ieri mattina era a Milano per firmare il contratto con l’Inter e che dunque non ha ancora potuto salutare i compagni. Accadrà.
LA PARTITA– Questione umana, certo, ma anche tecnica: uno come lui mancherà. Lo sa anche Walter Mazzarri, ovviamente, ma alla fine anche lui s’è limitato a prendere atto della volontà del giocatore uruguaiano, che ha chiesto la cessione per una serie di problematiche personali e contrattuali, più che tecniche, e s’è tuffato nel lavoro. Come sempre. L’obiettivo? Neanche a dirlo: preparare al meglio, nei minimi dettagli, la partita con il Palermo.
LE SCELTE– Le squalifiche di Pandev, Zuniga e Dossena hanno obbligato il tecnico – a sua volta squalificato – a rivisitare i piani: e se sull’impiego di Insigne alle spalle di Cavani non esiste alcun dubbio, anzi non è mai esistito sin dall’istante in cui Mazzoleni ha sventolato il cartellino rosso in faccia al macedone, sul sostituto di Zuniga, mancando l’altro mancino, Mazzarri ha riflettuto. Dirottare Behrami o confermare Aronica come con l’Olympiacos? E’ la seconda ipotesi, quella in assoluto e netto vantaggio. E’ la vecchia maniera, che avanza; il vecchio stile della prima stagione azzurra del tecnico toscano. Totò, palermitano doc e napoletano nel cuore, uno che, per intenderci, ha rifiutato proprio il Palermo, e dunque casa, pur di continuare a giocare nel Napoli, marcerà sulla fascia sinistra; con Maggio a destra e il trio centrale Behrami-Inler-Hamsik. In difesa, Campagnaro-Cannavaro-Britos davanti a De Sanctis. Tutto piuttosto chiaro, salvo sorprese: oggi, in occasione della classica partitella in famiglia di metà settimana, se ne saprà di più.
I RICORSI– Il discorso delle squalifiche, però, non riguarda soltanto la composizione della formazione. Nel senso che, dopo aver inoltrato martedì il ricorso per Zuniga, ieri sono stati inoltrati anche i ricorsi contro i provvedimenti adottati a carico di Mazzarri, Pandev e Dossena dopo le espulsioni di Pechino in Supercoppa. «Il presidente De Laurentiis ha voluto far valere le ragioni del club, cercando di dimostrare la penalizzazione subita. Margini? La situazione di Dossena sembra la più praticabile: potrebbe ottenere uno sconto. Per gli altri è più difficile» . Il racconto del legale azzurro, l’avvocato Grassani, è limpido. A proposito, occhio anche alle coppe europee: «Dopo aver ottenuto di avere Mazzarri in panchina a Londra, con il Chelsea, è arrivata la decisione definitiva: dovrà scontare il turno di squalifica in Europa League» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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