Di calendari pasticciati ormai i tifosi ne hanno piene le tasche: e come una paranoia che diventa realtà, gli scontri diretti e fondamentali di una stagione vengono quasi sempre infastiditi da una serie di impegni che non solo sono fitti, ma anche ben assortiti. Il Napoli, piaccia o no, uscendo dalla Coppa Italia si è tolto dalle scatole una bella seccatura: ma la manifestazione tricolore, pur togliendo una partita al calendario azzurro, non sarebbe stata un problema. A infarcire il cammino dei partenopei verso Napoli-Juventus del primo marzo è soprattutto l’Europa League, ma anche le curiose combinazioni del calendario di Serie A non convincono. Tanto per cominciare il Napoli è penalizzato rispetto alla Juventus: gli azzurri prima del 1 marzo dovranno giocare una partita in più rispetto ai bianconeri. Questo a causa dell’Europa League, dove i sedicesimi di finale (andata e ritorno) si giocheranno nell’arco di una settimana. In Champions invece, tra la partita di andata e quella di ritorno (la Juventus gioca gli ottavi) c’è una settimana di sosta.
LA BEFFA D’EUROPA. Quindi il Napoli giocherà il ritorno di Europa League il 21 febbraio, mentre la Juventus il 5 marzo, dopo il big match contro i partenopei. Un calendario più fitto per la squadra di Mazzarri, che giovedì sfida il Viktoria Plzen al San Paolo alle ore 19, poi domenica aspetta la Sampdoria (fischio d’inizio alle 15). Giovedì prossimo ancora il Viktoria, questa volta in trasferta e con inizio alle 21. Poi il Napoli giocherà addirittura di lunedì, il 25 febbraio contro l’Udinese, alle ore 19. Un insolito orario per una settimana a dir poco curiosa: infatti poi la partita contro la Juventus si giocherà dopo pochi giorni, il venerdì successivo al San Paolo. Anche in questo caso si giocherà di sera, ma a un più consueto 20,45. Napoli vittima del calendario spezzatino, ma anche della formula dell’Europa League, che rispetto alla Champions presenta un turno eliminatorio in più (i sedicesimi) che costringe l’Uefa a stringere i tempi per portare la finale in tempo per maggio.
LO SPEZZATINO “INDIGESTO”. Senza contare le normali difficoltà che una partita in più comporta, il problema più serio è che dopo la trasferta di Udine di lunedì il Napoli giocherà di venerdì. Gli azzurri torneranno dal Friuli in piena notte, martedì mancheranno appena tre giorni alla partita contro i bianconeri. Un bello svantaggio, soprattutto se si pensa che la Juventus, oltre la partita in meno, non giocherà di certo di lunedì ma di domenica alle ore 15 con il Siena. E prima del Siena c’è il big match con la Roma, che si disputerà di sabato alle 20,45. Quindi la formazione di Conte sfiderà il Celtic domani per la Champions (fischio d’inizio alle 20,45), poi la Roma in anticipo notturno sabato sera, e infine il Siena domenica, mentre il Napoli oltre ad avere una partita in più nelle gambe giocherà due giorni dopo e poi si preparerà a scendere in campo il venerdì successivo nella partita più attesa dell’anno.
SETTIMANA PESANTE. Un calendario “spezzatino”, ma anche gli impegni europei che cozzano con quelli in campionato. Un po’ di tempo fa Aurelio De Laurentiis sbottò contro tutto e tutti per un calendario di hampions che (sulla carta) penalizzava il Napoli, che sfidava Inter e Milan a ridosso delle partite in Europa. Chissà che ne pensa ora il presidente di questa accoppiata infrasettimanale che potrebbe danneggiare i partenopei.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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