Il tecnico del Verona Ivan Juric ha commentato a Sky Sport la grande vittoria ottenuta oggi in casa contro la Juventus: “Se me l’avessero detto non ci avrei creduto. I giocatori oggi sono andati oltre, con grande cuore, e hanno ribaltato una partita dove all’inizio ci era mancata un po’ di qualità in avanti. Sono stati bravi i ragazzi, avevano voglia di non perdere questa partita e con volontà siamo riusciti a ribaltarla. Secondo me avevamo giocato meglio di loro, dovevamo essere più lucidi prima del gol subito perché avevamo creato tantissimo”.
In questo momento sareste ai preliminari di Europa League.
“Ci debe essere una grande motivazione per i miei ragazzi per stare in quella zona. Io voglio arrivare a quota 40, poi se si può dare di più ci proveremo”.
Qual è la squadra che vi ha messi più in difficoltà?
“La Lazio ha giocato con grande intensità. La Juventus ha dei colpi incredibili, sono bravi tecnicamente. Secondo me sono due squadre fortissime e possono lottare entrambe fino alla fine”.
Come fate a mantenere l’intensità?
“Noi lavoriamo con criterio, non diversamente rispetto agli altri. Quest’anno poi ho anche Barbero che era il preparatore al Genoa, secondo me è molto bravo, ha aggiustato le idee che avevo e fino a questo punto sta andando bene”.
Cosa ci dice del capitano di questa squadra?
“È top, posso avere le mie opinioni personali, ma è un ragazzo che vive per il calcio e non mette mai il muso lungo quando non gioca. Oggi ci ha dato una grande mano, è un grande giocatore e una grande persona”.
Voi avete grande vigore atletico, ma giocate anche bene.
“Siamo partiti con l’idea di essere aggressivi e forti, poi man mano abbiamo aggiunto altre cose e i risultati ci hanno permesso di sperimentare altre cose. Siamo rimasti aggressivi e tosti, ma abbiamo messo anche il bel gioco”.
La Juventus prende la maggior parte dei gol quando è in vantaggio.
“Non sembrava che stessero mollando. Nella prima mezz’ora non li ho visti bene, anche perché noi eravamo messi bene in campo. Ma non mi sembrava assolutamente che stessero mollando”.
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