Ventura: “Sin dal mio arrivo a Napoli i margini di crescita della società erano evidenti. Su Insigne…”

Gian Piero Ventura, ct della Nazionale, è intervenuto ai microfoni di Tiki Taka in onda su Italia 1. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sui giovani italiani? C’è un’infornata di giovani assolutamente interessante. Con il lavoro, questi giovani possono diventare importantissimi. C’è la possibilità di fare qualcosa di molto più importante rispetto a ciò che si può pensare oggi. I meno giovane sono punti di riferimento per tutti, per i calciatori e per la Federazione. I giovani hanno qualità, potenzialità per diventare lo zoccolo duro della futura Nazionale. Sono molto fiducioso per il futuro. In Nazionale c’è poco tempo, nei club hai il tempo per far crescere i giovani, aumentarne le conoscenze ed il bagaglio tattico. Per questo ho organizzato gli stage e le convocazioni con i giovani, per avvicinarli alla Nazionale. Ho voluto verificarli da vicino, per darli nozioni nuove. Abbiamo bisogno dei giovani. Sulla mia esperienza a Napoli e la crescita degli azzurri? Mi aspettavo questa crescita. È vero che quando ero lì non c’erano i palloni, ci allenavamo nei parchi, ma c’era una gran voglia di fare. La spinta di una città e l’entusiasmo del Presidente che non conosceva molto bene il calcio in quel periodo ma aveva tanta voglia di imparare. Si capiva, non mi sono stupito affatto di questa crescita. Non c’era ancora un calciatore ma già si parlava di costruire il centro di CastelVolturno. La Juventus ha dato segnali importanti, con la Lazio e con l’Atalanta. Era reduce da un periodo non brillantissimo, ha dato la sensazione di poter ottenere qualsiasi risultato. Il Napoli che ha giocato la prima mezz’ora con il Napoli è stato qualcosa di estremamente piacevole ed efficace, però poi si trova a 7 punti dalla Juventus. C’è ancora del lavoro da fare, ma è una delle squadre che fa venir voglia di andare allo stadio.”