Giampiero Ventura, tecnico della Salernitana, ospite di Radio Anch’io lo Sport ha parlato così della Nazionale di Roberto Mancini:
“La cosa migliore è quest’infornata di giovani, questa crescita esponenziale, dai Chiesa ai Bernardeschi per arrivare a Sensi e Barella. Mancini ha seminato per creare lo zoccolo duro per l’Italia del futuro, molti stanno facendo esperienza, le coppe, è un’immagine positiva. Faccio i complimenti a Mancini, spero che l’Italia possa tornare dove merita, io ne sono il primo tifoso”.
C’è un pizzico di invidia? “In realtà no, mi sono un poco allontanato. È stata un’esperienza dura, in molti hanno visto solo il risultato sportivo, invece c’è stato qualcosa di più, di epocale. Non bisognava pensare al risultato finale, ma anche ai presupposti. Ho dovuto prenderne le distanze, per riprendere la mia vita. Quella sconfitta ha tentato di cancellare i 34 anni di vita calcistica che ho fatto. L’obiettivo era tornare sul campo di calcio, il filo conduttore della mia vita.”
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