Pellé un minimo di riflessione la deve fare, è un buon giocatore e un ragazzo per bene. Poi niente è precluso a nessuno, neanche a Pellé”. Così Giampiero Ventura, c.t. della Nazionale, intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su RadioUno. “Spero che non sia stato frainteso il discorso e il gesto di Pellé, se ne è visti di peggio nel calcio. In Nazionale però è diverso. L’Europeo – ha spiegato ancora il c.t. – ha esportato l’immagine di un gruppo corretto e positivo, quel gesto ha intaccato quello che la Nazionale rappresenta. Altrimenti chiunque si sentirebbe autorizzato a fare lo stesso”.
SU BALOTELLI — “È un giocatore dalle grandissime potenzialità e qualità che è frenato da un modo di essere che non lo mette in condizione di esprimersi al meglio. Niente è precluso per nessuno, le porte sono aperte per tutti, ma in questi anni c’è stato un abbassamento del livello e il gap lo vai a colmare con un comportamento e un atteggiamento tattico da squadra, la squadra ha la priorità sul singolo”. È questa la posizione di Ventura sul possibile ritorno in Nazionale di Balotelli. “Deve mettere le sue qualità a disposizione della squadra e non la squadra che si mette a disposizione di Balotelli, è questo il grande passo che deve fare”, aggiunge.
SU ICARDI — “E’ un campionato che davano tutti per scontato e invece di scontato non c’è assolutamente niente. Il ritorno di Milan e Roma lo rende sicuramente più affascinante”. Sul caso Icardi: “Il giocatore ci ha messo del suo, è un momento difficile per l’Inter. Credo che De Boer sia il meno colpevole in tutto questo. Non è facile per un allenatore straniero arrivare nel campionato italiano, uno dei più difficili sotto l’aspetto tattico. Ha bisogno di tempo per capire dove è capitato. Poi non voglio entrare nel merito del caso Icardi, ma sicuramente la storia dell’Inter merita qualcosa di meglio. E’ sempre la società che determina, ma servirebbe una riflessione da parte di tutti, anche dei tifosi”, ha detto Ventura.
SU DONNARUMMA — “Donnarumma è giocatore con un futuro straordinario davanti a sé. Buffon ha fatto la storia della Juve e della Nazionale, con il ruolo da uomo che riveste anche nel gruppo. Forse però sta nascendo un altro Buffon”, ha concluso il c.t. azzurro.
STAGE — “Gli stage? Ho chiesto di farli non per chi fa 70 partite all’anno come i Bonucci o i Chiellini, ma con quelli di 22-23 anni che sulla carta sono di grande prospettiva in attesa di poter far parte della Nazionale che mi auguro giocherà i Mondiali. Inizieremo a novembre e così potremo già modificare il modo di stare in campo. Stiamo cercando di costruire due nazionali: una che si qualifica per i Mondiali e l’altra che sia pronta a subentrare”, ha aggiunto.
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