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Ventrone: “Nizza avanti con la preparazione, ma queste sono gare in cui conta la testa”

Il famoso preparatore atletico sulle colonne del Mattino

Giampiero Ventrone, storico preparatore della Juventus nell’era di Lippi, ora è nello staff di Fabio Capello nella sua avventura cinese nello Jiangsu Suning. «Il Nizza arriva con un briciolo di condizione in più rispetto al Napoli: in Francia sono abituati a partire prima rispetto alla serie A e queste due partite ufficiali nelle gambe sono una cosa da non trascurare. Ma anche il Napoli ha sopperito al meglio all’assenza di gare vere: le amichevoli a Monaco di Baviera, la trasferta in Inghilterra, il test match con l’Espanyol hanno mostrato un volto di una formazione che già corre. E corre bene».
Ventrone ritiene che in questa fase conti anche il lavoro nella testa dei giocatori. «Più che la partita a metà agosto, quello che ha un peso enorme è la considerazione che in 180 minuti ti giochi un bel pezzo della stagione. I giocatori sanno bene che un eventuale flop avrebbe gravi conseguenze nel prosieguo della stagione. Io credo che questo sia il motivo principale del fatto che delle italiane, dal 2010, solo il Milan sia riuscito a superare il playoff: è una questione di solidità di club, oltre che di condizione atletica».
Ventrone esalta anche la scelta di svolgere gran parte del ritiro in montagna. «Chi ha la possibilità di lavorare come ha fatto il Napoli, con un lungo ritiro in montagna, fa una cosa positiva: oggi gli affari spingono le società a fare amichevoli di prestigio in giro per il mondo, ma chi riesce a resistere a queste tentazioni fa la cosa giusta. Io credo che Sarri in queste settimane abbia insistito nell’inviare il suo messaggio tattico alla squadra. Il lavoro nella gambe è diverso ed è duplice: bisogna star bene già ad agosto, ma bisogna tener conto della stagione lunghissima. Tanti azzurri sono attesi da 55-60 partite perché c’è pure il Mondiale».
Non pensa che il rischio sia la stanchezza. «Ho imparato che per i campioni la vera stanchezza è quella nervosa, non quella fisica. I giocatori hanno bisogno di sfide ad alto livello e di alta intensità, lo stress arriva se non le giocano. Non temo che la gara con il Nizza possa essere condizionata dall’aspetto atletico: alla fine vince la squadra che ha la testa più forte. E con i campioni che il Napoli ha, saranno gli azzurri a passare il turno.

Fonte: Il Mattino

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