A “Tuttosport” interviene l’ex preparatore atletico di Napoli e Juventus Giampiero Ventrone sulla prossima stagione dei due club.
PROFESSOR Ventrone, che cosa cambia nella preparazione atletica della Juventus con il doppio impegno campionato-Champions League?
«Tantissimo perché si possono allenare di meno, cè un dispendio psicofisico superiore, dovuto alle partite e ai viaggi, che porta automaticamente a complicazioni. I giocatori faticano a recuperare in poco tempo e pagano questo pedaggio. L’esempio più eclatante è stato il Napoli: due anni fa ha avuto un rendimento altissimo senza l’Europa, con la Champions sono calati».
Che cosa deve fare il preparatore?
«Capire il margine di fatica e cercare di abbassare i tempi di recupero. Ogni giocatore reagisce a suo modo, il lavoro personalizzato è d’obbligo, in futuro ci saranno uomini che lavoro soltanto su quello».
E la Supercoppa fissata l’11 agosto può scombinare i piani del lavoro estivo?
«Non più di tanto se quella diventa l’unica attenzione durante la preparazione. Se ci sono più appuntamenti importanti, allora può essere una noia».
In questi casi cosa conviene fare? Cercare di essere al top già per quella data, oppure pensare al vero inizio di stagione?
«Nel calcio il concetto di top della forma è ormai superato. L’atleta che partecipa alle Olimpiadi deve essere nelle migliori condizioni in quei venti giorni, se ci arriva prima o dopo non va bene, invece il giocatore deve durare per dieci mesi, tanto è lungo il periodocompetitivo. Quindi, più che di alti o bassi, si parla di rendimento medio-alto costante: nel tempo è quello che ti fa vincere o perdere. Ad agosto non si può essere al top, ma neppure sipuò arrivare a Pechino troppo affaticati altrimenti non si ha la lucidità per risolvere lapartita. E poi sfatiamo il mito della preparazione estiva: non serve lavorare duro 40 giorni e poi sopravvivere, ma a luglio-agosto si gettano le basi del lavoro che deve durare tutto lanno in maniera costante».
Quanto peserà il caldo afoso e l’umidità di Pechino sulla tenuta atletica dei giocatori?
«Peserà per entrambi: non aspettiamoci ritmi intensi, ma avranno più valenza le giocate dei singoli».
In questi casi ci vogliono accorgimenti particolari?
«Non so quali saranno le strategie di Juve e Napoli, ma sicuramente si prenderanno dei provvedimenti. In genere, tra fuso e umidità, lavoreranno con maggiore intensità ma in tempi più brevi»
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