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Ventidue milioni dai privati, ecco il nuovo Palargento

Il nuovo Palargento lo ha proposto al Comune sette giorni fa un gruppo di imprenditori guidato da Vincenzo Iannucci: slide, progetto di finanza e soprattutto piano da 22 milioni. Soldi cash nella sostanza. Dal sì burocratico alla chiusura dei cantieri servono tra i 18 e i 24 mesi. La base di partenza è che l’amministrazione non pagherà un euro. Il punto nevralgico della questione è invece un altro: la burocrazia, e la politica, quanto impiegheranno per dare una risposta? Gli imprenditori sono pronti ad aspettare oppure preferiranno migrare? «Noi se domani un messo comunale bussasse alla nostra porta per dire che si possono aprire i cantieri, nel pomeriggio di quel giorno li apriremmo – spiega Iannucci – il sindaco Luigi de Magistris e gli assessori Tommasielli e De Falco ai quali abbiamo presnetato il progetto in sala giunta erano entusiasti. Il sindaco ha dato mandato per accelerare il più possibile. Entro quest’anno la questione formale si dovrà chiudere. La speranza è che si possa fare prima e io sono fiducioso. Sono napoletano e voglio regalare alla mia città un’opera che manca da tanti anni. Quello scheletro va abbattuto».
Il progetto non necessita – a quanto pare – di una variante urbanistica ma deve passare per il Consiglio comunale per due motivi. Il primo è tecnico, perché lo si deve inserire nel piano triennale dei lavori pubblici per concretizzarlo. Il secondo è politico, il progetto – molto accattivante – impatta in maniera sull’area del viale dei Giochi del Mediterrranero, che verrà completamente riqualificata. Con una piazza scoperta di 9000 metri quadrati. Un palazzetto che non sarà utile solamente al basket ma anche per altri tipi di manifestazioni culturali e soprattutto per lo spettacolo. Oggi i volti noti della musica devono andare a Caserta per esibirsi il nuovo Palargento, se si realizza, diventerà la nuova casa anche della musica. Non solo basket, quindi, e non solo Palasport. «Una piazza scoperta fungerà da connessione di tutte le strutture esistenti e di quelle nuove – si legge nel progetto redatto dalla «Engco» degli ingegneri Salvatore Bellizzi e Lino Scafaro e condiviso con l’assessorato allo Sport – e costituirà il luogo di ritrovo dei napoletani che vorranno utilizzare la giornata fruendo dello sport o della cultura o che, semplicemente, vorranno portare la famiglia in un luogo sicuro ed aperto dove si possa giocare, passeggiare, correre, andare in bici. Oltre 1000 parcheggi coperti serviranno l’area e saranno accessibili dalla viabilità che sarà sottoposta alla piazza». A proposito di impatto ambientale giova sottolineare che «i volumi risultano ridotti rispetto a quelli esistenti ed a quelli abbattuti».
Un palazzetto di quarta generazione «che comprende non solo un’arena principale per una quantità di spettatori che sarà sufficiente ad omologarla a livello internazionale, ma anche un campo minore per la pratica e per manifestazioni a minore affluenza, una serie di strutture per gli sport cosiddetti minori, palestre, sale di prova, aree di servizio per gli sportivi e per le federazioni sportive, negozi dedicati, redazioni e studi radiotelevisivi. Li sarà invitato il Conui ad aprire i suoi uffici». Fondamentali sono i collegamenti e il progetto segue di pari passo la «Bretella Monte Sant’Angelo», l’opera iniziata nel 2000, di connessione tra le stazioni di Kennedy (Linea Cumana) e Soccavo (Linea Circumflegrea), nel cui contesto è inserita anche la stazione Viale dei Giochi del Mediterraneo e Kennedy. Vediamo i promotori più da vicino. Iannucci, già vicepresidente della Stella Film, costituisce nel 1998 il Gruppo Axis. Negli anni 90’ con Luciano Stella, è stato socio fondatore del Gruppo Stella film che diventò il primo circuito di multisale cinematografiche d’Italia forte di 60 sale cinematografiche, tra le quali il Med in viale Giochi del Mediterraneo e il Modernissimo.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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