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Velocità, imprevedibilità e tecnica: ecco il Villareal di Garrido

L'analisi sui nostri prossimi avversari di Europa League

Il pensiero dei tifosi quando Gianni Infantino, responsabile Uefa, ha estratto la pallina contenente il nome del Villareal, è stato sicuramente unanime: “Poteva andare decisamente meglio”. Effettivamente gli azzurri non sono stati molto fortunati. Tra le possibili avversarie del Napoli, infatti, la squadra di Giuseppe Rossi era, insieme a Manchester City, Ajax e Bayer Leverkusen, una della più pericolose che si potessero incontrare. Ma cerchiamo di analizzare nel dettaglio la squadra spagnola.

Il Villareal è una delle squadre migliori di Europa. La scorsa stagione, però, non ha rispettato le attese conducendo un campionato deludente, sia nella Liga, sia in Europa. Quest’anno, invece, si trova al 3° posto con ben 30 punti, alle spalle dei mostri sacri Barça e Real Madrid. La squadra vanta 2 Coppe Intertoto vinte e numerose apparizioni in Champions e in Europa League (ex Coppa Uefa). Negli ultimi anni, inoltre, escludendo l’ultimo, il Villareal ha ottenuto grandi risultati nel campionato spagnolo.

La squadra gioca le partite casalinghe nello Stadio Madrigal, una vera e propria bomboniera sommersa al centro della città e con una capienza di 23.000 spettatori. Il Villareal veste il giallo. Per questo è conosciuta come El Submarino Amarillo (“Il sottomarino giallo”). Il soprannome risale al 1967, quando la promozione nella Tercera División fu celebrata con la canzone dei Beatles Yellow Submarine, nella versione dei Los Mustangs.

La compagine spagnola è guidata da Juan Carlos Garrido, una sorta di Mourinho spagnolo. Tanti anni di gavetta in squadre minori, poi il passaggio al Villareal B, con il quale ottenne ottimi risultati. Nello scorso febbraio è passato alla prima squadra. Si tratta di un tecnico che ha una certa personalità e che di certo non le manda a dire ai colleghi avversari: memorabili le diatribe con Guardiola. E’ un tecnico al quale piace far giocare la propria squadra in modo scoppiettante: tecnica, velocità, imprevedibilità sono gli ingredienti fondamentali della formazione di Garrido. Il 4-2-3-1 è il modulo prediletto dello spagnolo che di solito schiera la seguente formazione: Diego Lopez; Angel, Marchena, Musacchio, Capdevilla; Senna, Soriano; Cani, Cazorla, Rossi; Nilmar. Bisogna fare attenzione all’attacco del Sottomarino Giallo che non dà punti di riferimento alle difese avversarie.

Dunque, il Villareal ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà il Napoli che soffre gli attaccanti rapidi e veloci (Rossi-Nilmar), i trequartisti che si muovono tra le linee e (Cani – Cazorla) e buoni interditori (Senna-Soriano). 

Tuttavia, in Spagna non hanno di certo esultato dopo il sorteggio di quest’oggi. Tutti, infatti, sanno che il Napoli quando incontra squadre che giocano a viso aperto come il Villareal, può far male con le ripartenze dei magnifici tre: Hamsik, Lavezzi e Cavani.

Insomma, Napoli-Villareal sarà sicuramente un match affascinante dove la classe, la tecnica e l’agonismo faranno da padrone.

Stefano D’Angelo

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