A Radio Kiss Kiss, nel corso della trasmissione Radio Goal, condotta da Valter De Maggio, è intervenuto Enrico Varriale, collega della Rai. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it: “Il Napoli ha un impianto collaudato, che in questo momento è il vantaggio maggiore, infatti al momento le squadre in testa sono Napoli, Juve e Lazio che hanno cambiato di meno. Dobbiamo però rimanere tutti con i piedi per terra, è ancora calcio d’agosto e dalla prossima giornata cominceremo a fare delle valutazioni più ponderate. C’è però da dire che gli azzurri non stanno soffrendo le partenze di Lavezzi e Gargano, tutti i giocatori sono consapevoli di essere in discussione e che non ci sono più i titolarissimi. Insigne? E’ forte ed importante, ma i giovani devono crescere con la dovuta calma, a partita in corso sicuramente vedremo il tridente pesante con Pandev e Cavani, non credo però che li vedremo insieme dall’inizio. Lorenzo è un ragazzo molto maturo, non credo che se finisse in panchina creerebbe polemiche, avrà comunque tanto spazio in Europa League. Roma? Sarà uno dei fattori in questo campionato, ma bisogna vedere se avrà la continuità per inserirsi nella lotta scudetto. Negli ultimi anni il campionato è stato una vicenda milanese-torinese, adesso le romane ed il Napoli hanno più chances”. Terreno del San Paolo? Spot negativo, assieme allo stadio del Cagliari Is Arenas a porte chiuse”.
In contemporanea è intervenuto Franco Causio che ha risposto alle domande dei due colleghi. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it: “Io credo che il Napoli reciterà un ruolo importanre in questo campionato, ha cambiato poco e preso dei giovani interessanti, ha anche un giocatore come Hamsik che ha già segnato due gol in due partite. E’ l’ anti Juventus, una squadra con 22 giocatori importanti, che però giocherà la Champions e forse perderà un po’ di energie. Insigne? Giocherà qualche partita da titolare, anche se nelle gerarchie è dietro Pandev. Bisogna andare con i piedi di piombo su di lui, che è un patrimonio del nostro calcio. Vi faccio il paragone con Giovinco, che 4 anni fa sembrava perso, mentre adesso è maturo. Va fatta la così detta gavetta altrimenti potrebbe bruciarsi. Del Piero in Australia? Alla sua età io avrei smesso, ma vuol dire che ha ancora delle motivazioni per divertirsi, il campionato australiano è al livello di una nostra Serie C, fossi stato in lui al massimo sarei andato in Premier League”.
La Redazione.
D.G.
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