C’era una volta German Denis. L’ultimo centravanti di scorta del Napoli. Avrebbe fatto comodo (in azzurro), mercoledì sera a Bergamo quando nessun attaccante di Mazzarri era in grado di intervenire sui cross di Maggio. L’assenza di un vice Cavani in organico è una falla che il club azzurro provvederà a tappare a gennaio, ma è lecito interrogarsi se qualcosa non poteva essere fatto già in estate quando si è deciso, invece, di tutelare l’investimento Vargas, rivelatosi alla prova dei fatti infruttuoso. Una scelta della società avallata, forse un po’ a malincuore, dal tecnico: «Alleno quelli che il club mi mette a disposizione», ha detto Mazzarri nel dopo partita facendo chiarezza sul punto.
Strategie Da quando è arrivato a Napoli, va dato atto a Riccardo Bigon di aver provveduto a tagliare molti rami secchi della precedente gestione e, di conseguenza, anche il monte ingaggi. Un’operazione gradita per motivi economici da De Laurentiis e per motivi tecnici da Mazzarri. Il tecnico toscano ha sempre detto che dal punto di vista numerico «servono coppie di giocatori in ogni ruolo». Così, nel Napoli da tre anni a questa parte non ci sono mai stati più di quattro attaccanti. Basti pensare che quando nell’estate del 2010 è arrivato Edinson Cavani, quasi contemporaneamente è andato via Fabio Quagliarella. L’unica alternativa al Matador era Cristiano Lucarelli, immediatamente infortunatosi però al ginocchio, mentre a gennaio 2011 arrivò Mascara, non esattamente un gigante.
L’investimento Già perché non è il numero degli attaccanti a far discutere, ma le loro caratteristiche: un solo centravanti (Cavani) e tre seconde punte (Insigne, Pandev e Vargas). Non a caso al club azzurro sono stati accostati nelle ultime sessioni di mercato tantissimi nomi di arieti d’aria di rigore. Su tutti quello di David Trezeguet nell’estate 2011. Mazzarri lo bocciò e decise di puntare nuovamente su Lucarelli, ormai sul viale del tramonto, mentre dall’Argentina stava arrivando l’oggetto misterioso Chavez. Così, a gennaio 2012 serviva di nuovo una prima punta. Invece, è stato acquistato Vargas dall’Università de Chile per la bellezza di 11,3 milioni di euro. Mazzarri ha provato nel ritiro estivo ad inventarlo numero 9, lui ha preso anche quel numero di maglia, ma l’esperimento sembra essere fallito. Così, adesso si guarda ancora al mercato. Bigon punta su un attaccante del nostro campionato. Floccari è l’usato sicuro, garantisce affidabilità e pure qualche gol. È bravo nelle sponde e a difender palla, come Acquafresca o Bianchi del Torino, prossimo avversario degli azzurri: «Mazzarri lo conosce benissimo — ha detto il d.s. granata Petrachi ieri a Kiss Kiss Napoli —. Noi in estate abbiamo parlato per il prestito di Vargas con il Napoli,ma loro volevano ancora puntare sul cileno». Le cose adesso sono cambiate e chissà che la sfida di domenica non sia l’occasione giusta per riaprire vecchi discorsi.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
La Redazione.
D.G.
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