Una notte magica, unica, sognata per nove mesi. È durato come un parto il digiuno di gol di Edu Vargas, da gennaio fino a giovedì sera il cileno era rimasto all’asciutto cadendo in depressione. La tripletta rifilata all’Aik Solna ha ridato al giocatore tanta gioia e felicità e anche la consapevolezza di poter far parte del progetto Napoli. Ha voluto festeggiare l’evento nel solito ristorante di Monterusciello. Ha brindato con amici e al proprietario ha regalato la maglietta che è sta subito incorniciata con tanto di autografo. Si trova bene con i sudamericani il cileno ma è un po’ svogliato a studiare l’italiano. Uvini, per esempio, ha già imparato molto mentre lui ancora non riesce ad esprimersi. E questo è un problema poiché capisce poco di ciò che dice Mazzarri. La società gli ha messo a disposizione l’interprete Giancarlo Gargiulo che lo sta aiutando a migliorare. Sicuramente la “sveglia” di giovedì influirà anche su questo aspetto. Molto probabilmente, convinto di dover andare via, aveva un attimo accantonato lo studio. Adesso, invece, si deve concentrare per mettersi al livello degli altri altrimenti resta sempre indietro. Il tecnico toscano, poi, è uno che adora il “verbo” e di conseguenza se qualcuno non lo riesce a seguire, viene preso poco in considerazione. Adesso si deve guardare avanti. Domani è un altro giorno e Vargas non può cullarsi sugli allori. Il Napoli punta soprattutto sul campionato e quindi, dovesse ritornare utile anche in questa competizione, non si dovrà far trovare impreparato. Anche perché gli impegni sono ancora tanti e Mazzarri potrebbe pensare di fare qualche sostituzione nella ripresa. «Adesso non mi fermo più», ha garantito il cileno dopo lo show contro gli svedesi. Pagherebbe chissà che cosa per poter cominciare a mettere dei sigilli importanti pure in serie A. Insigne c’è riuscito domenica scorsa contro il Parma, lui lo potrebbe fare al Massimino con il Catania o al San Paolo mercoledì prossimo con la Lazio. Una cosa è certa, per il momento ha ritrovato il sorriso e si è già a buon punto. Poi tutto il resto verrà da solo.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
