Nell’arena dove nessuna impresa è vietata verranno in visita Lazio, City, Juve, Lecce, Roma e Genoa. In un mese tanti appuntamenti che possono decidere l’intera stagione. Si giocherà sempre di sera
Parla il carnet. Nove partite in 32 giorni. Sette in 21, una successione da brividi. Doverosa attenta lettura del taccuino degli appuntamenti autorizza un’unica scontata conclusione: giorni caldissimi aspettano il Napoli tra il 19 novembre e il 21 dicembre. Trentadue giorni che possono cambiargli l’esistenza, non il destino: quello è già scritto da chi ci governa dall’alto. I giornalisti non possono stravolgerlo e neppure Mazzarri, che informa di aver compiuto miracoli e quindi sarebbe attrezzato per farne altri. L’umano Napoli, come tutti noi, ha bisogno almeno di un aiutino. Se poi necessita l’aiutone, c’è il San Paolo. L’amico stadio San Paolo. Sei partite su 9 del fitto ingolfato carnet sono in programma a Fuorigrotta. Una garanzia, il San Paolo. Sessantamila voci, un solo cuore. Tutto azzurro. Quello di Napoli appassionata, tifosa, trascinatrice. Uno stadio per amico, e qui sono attesi Lazio, Manchester City, Juventus, Roma. Grandi del calcio, per censo, non solo per il momento. E non perché Lazio e Juventus, per dirne due, possono permettersi di guardare attualmente il Napoli dall’alto in basso. Edy Reja sarà al San Paolo alla ripresa dei giochi. Grandi squadre, con il City di Roberto Mancini supercarrozzato dallo sceicco, regale primo in Champions, quindi pane ottimo per la banda Mazzarri. Grande con le grandi, eccetera eccetera. Come dire, allora siamo a cavallo? Nella realtà non è così, anche se al cospetto delle grandi il Napoli si è confermato in questo segmento di stagione squadra di ottimo profilo. Di livello molto alto, una vera grande. Favorito dalle circostanze, è vero, ha messo sotto Milan, Inter, Udinese; il Manchester City trattato da pari a pari; mancata per tre peli l’arrampicata all’altezza del Bayern Monaco. Curiosi di scoprire se l’amico San Paolo metterà la sua mano santa e la poderosa spinta al servizio del Napoli la notte della partita con il City, il 22 novembre. Decisivo, fondamentale momento per proseguire il cammino in Champions. Luci al San Paolo perché le sei partite a Fuorigrotta e le tre in trasferta (Atalanta, Villareal, Novara) sono schedulate di sera. La situazione preferita dal Napoli, il bello di notte in Italia. Vincente implacabile e mai perdente, per lunga pezza, alla luce dei riflettori. Se serve, gli amici passano a due: la statistica e il San Paolo. Intanto tocchiamo ferro, non si sa mai. Rileggiamo il carnet degli appuntamenti. Facciamo un po’ di scongiuri: la presenza di avversari importanti, grandi squadre, si mischia con avversari di medio e piccolo cabotaggio. L’Atalanta a Bergamo, quattro giorni dopo lo scontro con il City; il Lecce in trasferta 96 ore dopo il recupero con la Juve, che s’annuncia pregno di veleni; il Novara sul sintetico al rientro da Villareal. E a chiudere, il Genoa già in clima natalizio, a distanza di tre giorni tre dalla sfida con la Roma. Cronisti di un’altra epoca l’avrebbero definito un tour de force. Da questo punto di vista, di 21 giorni che fanno sì tremare il Napoli, ma possono spingerlo alla piena esaltazione. Con il San Paolo per amico.
Fonte: Il Domani dello Sport
La Redazione
M.V.
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