Gente che va: perché il mercato è tant’altro ancora, è il desiderio di ritrovar se stessi, di rimettersi in gioco, di ricominciare o anche di scaldarsi per il Brasile. Gente che parte, che torna e poi riparte, che aspetta di decollare: è una giostra, un tormento, sperando nell’estasi. E’ il momento degli arrivederci, degli addii, le ora in cui Edu Vargas saprà cosa ne sarà di lui: Valencia chiama e per rispondere, ormai, servono certezze tecniche, ancor prima che economiche. La Spagna è una tentazione, ha i profumi del Sud America e ricorda pure assai l’Italia: e Valencia è bellissima – architettonicamente, calcisticamente – offre calore e consente di (ri)mettersi in mostra. Si tratta, si discute, si chiacchiera, ci si aggiorna, si lavora su possibili incroci, si danza sugli euro e non si scherza: fanno tutti sul serio, il Valencia che ci crede, il Napoli che non chiede altro di sistemare il cileno in un club convinto della propria scelta. Poi, chi può dire cosa succederà, essendoci il Santos sempre alla finestra?
OH CAPITANO! – Ma è il gennaio di Paolo Cannavaro, il momento dello «strappo», d’una separazione che, nei fatti, è già stata annunciata dal campo e che oramai va certificata: l’ultima volta, all’Olimpico, dista appena tre mesi e in quel teatro fascinoso che ha segnato il suo distacco dal Napoli, potrebbe «nascondersi» il rilancio d’un uomo che ha messo assieme circa trecento presenze in serie A. L’ipotesi galleggia nell’aria, è legata alla stima (solidissima) che lega il centrale a Reja e può essere consolidata ulteriormente.
OK, BABY – Ma prim’ancora che sfilino i titoli di coda su questo mese denso come pochi altri, Bruno Uvini potrebbe ricominciare da casa, in Brasile, per la precisione al Santos, che non ha mai nascosto di voler offrire al difensore una nuova opportunità e che comunque spera di poter prendere pure Vargas.
RE LEONE – Poi ci sono le voci, che hanno sempre radici profonde: Gokhan Inler ha estimatori di spessore (e di che spessore) in Germania, perché se nel listino delle pretendenti c’è il Borussia Dortmund (assieme al Wolfsburg), l’autostima ha motivo di lievitare. Ma Inler interessa anche al Galatasary e comunque (per il momento) non è cedibile: c’è penuria di centrocampisti, semmai là in mezzo s’acquista….
Fonte: Corriere dello Sport
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