Uvini già stupisce: “Ha un fisico da Superman”

L’ARRIVO – Uvini era arrivato a Roma domenica sera. In gran segreto. Da lì, poi, il difensore centrale, già in odore di nazionale maggiore, era stato accompagnato in un paesino in provincia di Reggio Calabria. Doveva completare la pratica di acquisizione della nazionalità italiana. Era stata avviata agli inizi di giugno grazie alle origini dei suoi antenati. Ma senza la certezza del doppio passaporto, il Napoli non avrebbe proceduto nella conclusione della trattativa. Ecco la cautela dei dirigenti partenopei e la segretezza sul viaggio del sudamericano. Ormai era tutto definito con i dirigenti del San Paolo, così come con i procuratori del difensore: tre milioni di euro circa al club paulista, contratto quinquennale al calciatore con un ingaggio a scalare oltre ad una serie di incentivi. Era stato De Laurentiis in persona a dare l’impulso decisivo alla trattativa. Uvini era nel mirino di diversi club. Stranieri ed italiani, Roma su tutte. Ma dopo dopo le prestazioni del difensore con la nazionale Olimpica, e dopo l’acquisto di El Kaddouri (altro giovane promettentissimo), il presidente s’era convinto ad assicurarsi quel gigante brasiliano dai piedi raffinati e già con buona personalità. Pur sapendo che forse nell’immediato non avrebbe trovato spazio nel Napoli. E pur sapendo che Mazzarri con i giovani preferisce andarci cauto. Ma De Laurentiis è così, quando si convince di un’operazione deve andare fino in fondo. Poi, magari si sarebbe deciso sul futuro del calciatore. Intanto Bigon, ottenuto la certezza che la pratica della doppia nazionalità era andata felicemente in porto aveva immediatamente informato De Laurentiis che a sua volta attivava l’amministratore Andrea Chiavelli per il completamento della pratica. Fax bollente alla Filmauro fino a ieri sera tardi. Moduli firmati e spediti a San Paolo. Moduli controfirmati e ricevuti negli uffici di Roma.

RESTA FINO A GENNAIO – Uvini si è presentato ieri pomeriggio a Castelvolturno per le visite mediche. Sicuro, interessato a tutto quello che gli si presentava intorno, sorpreso positivamente dall’organizzazione del club. E’ giovane ma già maturo. Del resto, lo scorso febbraio era stato anche in Inghilterra, al Tottenham, per un periodo di prova ma venne rispedito al mittente perchè troppo giovane per la prima squadra. Eppure non si tratta più di una promessa. Uvini ha vinto da titolare il torneo sudamericano Under 20 disputato in Perù e poi quello Mondiale disputato in Colombia a luglio del 2011 sotto gli occhi degli osservatori del Napoli, Micheli e Mantovani. Di recente ha partecipato alle Olimpiadi di Londra aggiudicandosi la medaglia d’argento. E’ imponente con i suoi 187 centimetri per 85 chili ma sopperisce alla mancanza di esplosività nelle chiusure con un apprezzabile senso tattico. Lo stacco aereo in fase difensiva ed offensiva è una sua specialità. Ma Mazzarri dispone già di Fernandez e non sembra così propenso ad aggregarlo nel pacchetto dei difensori. Preme il Malaga per ottenerlo in prestito ed impiegarlo in Champions League. Sarebbero alla finestra anche due club italiani (Siena e Pescara?).