Tutto in una notte, quella di mercoledì in Galles. A Cardiff l’Uruguay si giocherà contro la Gran Bretagna la qualificazione ai quarti delle Olimpiadi e Cavani la permanenza in quella che è stata da lui definita «la manifestazione sportiva più esaltante». Il sorriso esibito dal Matador quando entrò nel Villaggio olimpico si è spento ieri pomeriggio a Wembley, dopo il ko contro il Senegal.
Il bomber non è stato Edy da Salto, il campione che sta esaltando da due anni le folle napoletane, ma Moussa Konate, l’africano di 19 anni che ha segnato tre gol ai Giochi, uno ai padroni di casa e due alla Celeste: un fuoriclasse che sta per lasciare il Maccabi Tel Aviv per trasferirsi al Real Madrid. «Siamo amareggiati, però consapevoli di aver dato tutto in campo. La prossima partita diventa decisiva per noi: abbiamo tre punti e possiamo ancora superare il turno. Dipende da noi, soltanto da noi. Complimenti al Senegal, ma non è vero che siamo stati penalizzati da errori difensivi: quando si sbaglia, è la squadra che sbaglia», ha spiegato Edy, sempre molto attento agli equilibri di spogliatoio e al rispetto verso i compagni.
A secco nei primi 180 minuti delle Olimpiadi, aspetta di mettere a segno il grande colpo mercoledì, per conquistare il primo o il secondo posto nel girone. Altrimenti, potrebbe anticipare il rientro a Napoli e volare con la squadra azzurra a Pechino, come desidera De Laurentiis, per affrontare la Juve nella Supercoppa di Lega. Ma è un discorso che Cavani non vuole affrontare: la sua intenzione è restare qui, fino alla fine, tornando l’11 agosto a Wembley per la finale. «Ci sono gli ultimi 90 minuti e siamo sempre in corsa. Lotteremo come sempre».
Poche le occasioni da gol anche contro il Senegal, Edy è arrivato al tiro due volte e niente più, ancora una volta penalizzato dalla scelta del commissario tecnico Tabarez di farlo giocare lontano dall’area di rigore, praticamente da esterno. «Ma io e compagni abbiamo dato il massimo, cercheremo di qualificarci per dedicare questo risultato al popolo uruguaiano», così si è dato la carica il Matador, che oggi lascerà il Villaggio olimpico. La Celeste si trasferisce in treno a Cardiff, aspettando l’ultimo match con la Gran Bretagna, incrociata ieri negli spogliatoi di Wembley.
Delusi i napoletani che si sono presentati nella casa della nazionale inglese per incoraggiare Cavani, che aveva pranzato con i compagni al Villaggio olimpico, scattando foto con numerosi atleti e dirigenti italiani. I sorrisi si sono spenti dopo quei gol di Konate: l’Uruguay incapace di reagire nonostante la superiorità numerica per l’espulsione di Ba. «Non è stato un vantaggio, ma comunque dobbiamo pensare a noi stessi». Sulla notizia del ritrovamento dell’orologio da 16mila euro scippato alla moglie Soledad martedì sera in un centro commerciale di Fuorigrotta solo una battuta: «Sì, ho saputo qualcosa». L’unico sorriso Cavani, più che mai atleta olimpico, lo ha dedicato al tifoso Diego Occhiuzzi, che ha regalato un altro argento all’Italia. «Non sapevo che questo campione di sciabola fosse un nostro sostenitore, gli faccio i complimenti». Immagina quanta fatica vi sia dietro una medaglia e vorrebbe conquistarla nel calcio, secondo titolo del 2012 dopo la Coppa Italia con il Napoli. «Dipende soltanto da noi, l’Uruguay ha giocatori di qualità». Il Matador non si arrende.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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