C’è una cresta alla moda, fatta di giochetti del destino e giovani giocolieri del pallone, sulla testa del mercato di Brescia e Napoli. Una cresta modello punk o magari meno sparata, tipo maestro e allievo. Lui, il maestro, si chiama Marek Hamsik e fu acquistato dal Napoli nel 2007 via Brescia; l’allievo, invece, è Omar El Kaddouri, in arrivo sempre dal club di Corioni. Segni particolari? Cresta di capelli in stile Marek e un’etichetta stuzzicante già cucita sulla maglia azzurra nuova di zecca: vice Hamsik.
LA FEDE – E allora, benvenuto Omar. Belga di nascita e marocchino di origine, nonché di Nazionale: dopo l’esordio con il Belgio Under 21, ha poi scelto di difendere la bandiera e la maglia del Marocco, indossata anche ai Giochi di Londra, a quanto pare per questioni di fede, essendo un fervente musulmano. A Napoli gli faranno compagnia Inler e Behrami.
L’INTRIGO – Al di là dell’etichetta, dei paragoni con Hamsik, della suggestione e soprattutto della speranza di aver acquistato un altro futuro campione dal Brescia, El Kaddouri ha già fatto notizia in due sessioni di mercato: a gennaio fu trattato da Lazio, Roma e Napoli; mentre da luglio a oggi è stato a un centimetro dal Parma, salvo poi rifiutare l’accordo nonostante l’affare fatto tra i club; dalla Juve, a quanto pare il vero motivo del no al Parma, che poi si ritirò facendo infuriare Corioni; dal Fulham; e giovedì dal Genoa, pronto ad annunciarlo in comproprietà con il Milan. Sembrava tutto definito. Sembrava. Ma ancora una volta El Kaddouri ha stupito tutti. Come in campo.
SCIENZA ESATTA – Talento e numeri, per lui; inserimenti alla Hamsik e gol: 7 in 37 partite in B con il Brescia. E pensare che, alla vigilia della stagione precedente, non rientrava nei piani tecnici. Poi, però, Beppe Scienza, l’allenatore lombardo dell’epoca, lo fece giocare una volta e lui s’è preso posto e attenzioni di tutti. Scienza esatta.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
