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Un’onda azzurra verso la Spagna

Ma quanti sono? I conti non tornano, perché al di là di quei numeri, c’è un’onda (tanto per gradire) anomala che si mette in viaggio: in macchina, in aereo, persino in nave, perché ci sono date che vanno scolpite nella propria memoria. 7 dicembre 2011, è lì che vorrebbero far festa: a Vila-Real, regione valenciana, l’ultima scena d’un trimestere da favola, il passepartout per gli ottavi e l’ennesimo capitolo di storia ch’è pronto per essere scritto. Ma chi può dirlo quanti saranno, perché c’è chi parte a prescindere, c’è chi spera negli amici degli amici, chi ha un parente in Spagna, chi spera di ritrovare persino tifosi del sottomarino disposti a cedere il proprio tagliando.

LA PREVENDITA – Si comincia alle dieci di domattina, si prosegue sino alla tredici; si fa un break, poi dalla quattordici alle diciotto, ammesso che ai botteghini 1,3,5 dello stadio San Paolo sia rimasto qualcosa dei duemilatrecento biglietti a disposizione per i due settori del Madrigal dipinti d’azzurro (quaranta e sessanta euro). Cinquecento sono immediatamente volati via venerdì, un’ora di mouse e l’online ha battuto il personalissimo tutto esaurito: ma la speranza è l’ultima a morire e la fila, la notte insonne, rientra nel copione.
La fantasia non ha limiti e questo viaggetto della speranza ognuno lo affronta come gli pare o come può, dandoci dentro senza risparmiarsi: da Napoli a Civitavecchia in auto, poi in traghetto sino a Barcellona, e da qui in treno per trecento chilometri ancora. E’ un atto di fede ma pure un’incognita, perché gli unici tagliandi a disposizione sono quelli che andranno immancabilmente a ruba domani a Fuorigrotta, blindata dal club partenopeo con una massiccia presenza di steward (centocinquanta circa) e consegnata al buon senso della tifoseria.

CARI AMICI – La partita è pure un’occasione per le pubbliche relazioni e Francisco Roig Alfonso non se la lascia scappare, fedele al proprio senso di ospitalità: il presidente del Villarreal, proprietario delle ceramiche Pamesa, ha invitato in Spagna i rivenditori dei suoi prodotti in Calabria e Campania, un gruppo nutrito di un centinaio di persone che verrà preceduto da Lucio e Aldo Cantalupi, annunciati all’alba di domani nella loro missione amicale.
Impossibile starsene calmi, facendo finta di niente: c’è uno stato di agitazione collettiva senza frontiere, che induce a inventarsi qualcosa, a chiamare chiunque, magari a Siviglia, per sapere se ci sono possibilità. La Napoli del Madrigal sarà un po’ francese e un po’ svizzera, un po’ tedesca e un po’ anglosassone, e quello stadio che sembra piccolissimo, teoricamente ristretto ai duemilatrecento ufficialmente annunciati, potrebbe in qualche modo dilatarsi.

CHE NUMERI! – E’ la febbre da Champions, è il desiderio di non restare fuori da una serata che può diventare magica: è Villarreal-Napoli che non può tradire, perché da settembre a mercoledì sera sia sempre un clima gioioso. In tremila a Manchester, per cominciare; poi i 60mila e passa con il Bayern Monaco, per abbattere un record che resisteva da ventidue anni. E ora che ci sono gli ottavi a portata di Napoli…  

La Redazione  

A.S.  

Fonte: Corriere dello Sport

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