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Uno strano intrigo – Rinaudo illusione Juventus

Il difensore ex Palermo spera di essere ceduto a gennaio

Mazzarri-Conte, Pandev-Vucinic, De Sanctis-Buffon, Cannavaro-Chiellini, Inler-Vidal, Hamsik-Pirlo: tutto questo, e tanto altro, è Juventus-Napoli. E poi? Beh, nelle pieghe della partita delle partite, del primo atto della sfida attesa da un popolo intero ogni volta con maggiore enfasi – e in questo caso arricchita da un sapore e da tre colori particolari -, ci sono anche storie che scivolano via così. Archiviate per motivi vari, per qualcuno invisibili ma comunque scritte. Come quella di Leandro Rinaudo, difensore ancora tesserato con il Napoli, sebbene fuori rosa, nonché ex juventino per una stagione, una presenza e un calvario di infortuni. Juve-Napoli è anche la sua partita. Dei rimpianti.

LA VICENDA – E allora, salve Rinaudo. Ben trovato, si fa per dire, nel senso che il ventinovenne difensore siciliano è lontano da Napoli: precisamente è in permesso a casa, a Palermo, per recuperare da un intervento di pulizia a un tendine cui è stato sottoposto di recente. Un bel po’ di problemi, per lui, nelle ultime stagioni. Sfortunate a dir poco, a partire proprio da quella bianconera datata 2010-2011. Per la precisione, tutto ebbe inizio il 31 agosto 2010: ultime ore di calciomercato milanese, ultimi frenetici istanti, e notizia inaspettata. La Juve lo preleva in prestito oneroso dal Napoli con diritto di riscatto. Un riscatto mai esercitato.

LA CHANCE – Sì, Leandro detto Leo, giunto in azzurro nell’estate 2008 dal Palermo, a un certo punto della carriera s’è trovato al centro di un intrigo di mercato che in qualche modo avrebbe potuto consacrare definitivamente la sua già dignitosa carriera: non avendo trovato eccessivo spazio con Mazzarri, chiede di essere ceduto nel corso del ritiro di Folgaria, e all’improvviso si ritrova alla Juve. Una chance last minute davvero molto importante che, per una serie di sfortune messe in fila come neanche in un incubo, è sfumata poi così com’era arrivata. In un istante.

UNICA DOMENICA IN BIANCONERO – La sua unica presenza in bianconero, dopo 37 partite e un gol in due campionati azzurri, risale al 26 settembre 2010: gioca dall’inizio in Juventus-Cagliari, da terzino destro, per settantacinque minuti. Poi lascia il posto a Legrottaglie, si accomoda in panchina ed esce definitivamente di scena. Dopo quella domenica da titolare, per lui, soltanto infortuni e interventi chirurgici: prima uno per rimuovere un’ernia discale e poi un altro al tendine d’Achille. A fine stagione rientra a Napoli, dove la storia non cambia: Mazzarri non lo vede e a gennaio il club lo spedisce in prestito al Novara. Che poi lo lascia rientrare a fine campionato dopo la retrocessione.

SPETTATORE IN ATTESA DI GENNAIO – E ora? Beh, ora Rinaudo è a Palermo, dicevamo, in attesa di recuperare e poi tornare a sperare nel mercato di gennaio: in estate nessuna delle operazioni prospettate s’è concretizzata, e così il difensore siciliano è in attesa di sistemazione. Nel frattempo, sabato guarderà la grande sfida da spettatore. Un vero e proprio derby dei rimpianti. Una storia da raccontare. Ahilui.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

 

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