Una super-squadra di presidenza con all’interno alcuni dei manager più importanti dell’industria italiana: da Mario Moretti, timoniere delle Fs a Gabriele Galateri di Genola, numero uno di Telecom. Passando per Marco Forlani, ministro degli esteri di Finmeccanica e Nevio Di Giusto, che guida Elasis (il centro ricerche di Fiat). Paolo Graziano ha incassato ieri pomeriggio- dopo una giornata caotica e ricca di colpi di scena – la fiducia della giunta di Palazzo Partanna su squadra e programma di governo. Un voto a maggioranza (i sì hanno quasi doppiato i no: 35 a 21) che mette fine alle tensioni improvvisamente divampate alla fine della scorsa settimana.
Allorché il comitato direttivo non era riuscito a raggiungere il numero legale per far entrare in Confindustria Napoli Carlo Pontecorvo e Manuel Grimaldi- i due nomi probabilmente rientravano nel novero di quelli scelti dal presidente designato per la sua squadra – e soprattutto dopo la clamorosa polemica epistolare tra Gianni Punzo e lo stesso Graziano. Botta, risposta e controreplica del patron del Cis-Interporto, che annunciava l’uscita dall’Unione – cosa che ha puntualmente messo in atto ieri mattina – ricordando allo stesso presidente in pectore dell’associazione di piazza dei Martiri che nominare un rappresentante delle Ferrovie tra i vicepresidenti e non uno del gruppo nolano avrebbe rappresentato “una precisa scelta di campo contro il Cis e contro il territorio”. Ieri il successore di Gianni Lettieri ha risposto con le deignazioni: nel suo team c’è addirittura il capo delle Fs. Dal Nola non commentano («non sono più cose che ci riguardano, siamo etranei»), mentre il titolare di Magnaghi aeronautica precisa: “Nonostante l’amarezza per quello che è successo, che è tanta, ritengo Punzo un amico. E proverò a farlo rientrare in Unione nel nome dell’unità degli imprenditori. Proverò a ricomporre anche altri strappi che sono maturati in questi ultimi mesi”.
Il riferimento è sicuramente a Marco Zigon, che ha annunciato nelle scorse ore l’uscita da Co“per l’amicizia e l’equidistanza dimostrata”. Quindi un riferimento a Lettieri: “Ha lavorato per ricompattare l’Unione”. Ecco, comunque, la composizione completa del team di governo dell’Unione (all’appello mancano due nomi: uno potrebbe essere Grimaldi, una volta entrato nell’associazione, il secondo è da verificare): vicario, Sergio Maione. Seguono gli altri vice: Moretti, Galateri di Genola, Forlani, Di Giusto, Gennaro Moccia, Enzo Greco, Francesco Izzo. Consiglieri incaricati con delega agli Affari amministrativi, Luca Moschini, e al Centro studi, Ambrogio Prezioso. Del Comitato di presidenza faranno inoltre parte di diritto i vertici del Gruppo Piccola industria, Mariano Giustino, e del Gruppo Giovani Andrea Bachrach. “Sono onorato che Aurelio De Laurentiis abbia accolto il mio invito ad iscrivere la sua società all’Unione. Per lui, un innovatore, ci sarà una delega speciale per il rilancio dell’immagine della città e nel mondo. Sarà inoltre membro permanente del comitato di presidenza”. L’elezione definitiva di Graziano è prevista nell’assemblea di metà dicembre.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
La Redazione
f.c.
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