Ancora al fianco di Rafa. Ancora lui, Fabio Pecchia da Lenola: molto più di un semplice vice. Molto più di un collaboratore per la preparazione e la bravura e, di certo, un uomo che con Napoli ha in piedi una storia d’amore vera e propria. Da un ventennio. La prima esperienza dell’allenatore in seconda azzurro, 41 anni da festeggiare il 24 agosto, risale alla stagione 1993-1994 (fino al 1997): il Napoli lo acquista dall’Avellino e lui, appena diciannovenne, si presenta in ritiro per il grande salto. Dalla C, l’allora C1, alla serie A: un salto acrobatico che non lo spaventa per niente, tant’è che nello spazio di un clic diventa titolare con Lippi e conquista anche la qualificazione in Coppa Uefa. Dopo una finale di Coppa Italia persa con il Vicenza, e il prestigio della fascia di capitano, Pecchia cambia aria e squadra: lo chiama la Juventus. La seconda parentesi azzurra va in scena tre anni dopo, e precisamente nella stagione 2000-2001, con Zeman prima e Mondonico poi (subentrato in corsa): un campionato maledetto, concluso con la retrocessione in B e la cessione al Bologna. Salvo poi tornare, in grande stile, insieme con Rafa, conosciuto e frequentato a Liverpool nel corso di lunghi pomeriggi di calcio. Una curiosità: oltre ai medici De Nicola, D’Andrea e Canonico, Pecchia è l’unico italiano dello staff di Benitez (gli altri sono tutti spagnoli).
Fonte: Corriere dello Sport
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