Non c’è spazio per Vargas. Contro il Novara ancora panchina per l’attaccante cileno costato undici milioni a gennaio, anche se mancano Lavezzi e Pandev. Poteva essere la sua prima volta in campionato dall’inizio, Mazzarri invece preferisce non rischiarlo in una partita che si preannuncia difficile per il momento mentale e fisico di difficoltà che attraversa il Napoli. «Potrei bruciarlo, meglio inserirlo a partita in corso», ha spiegato il tecnico alla vigilia della partita di stasera al San Paolo.
E così l’attaccante cileno sarà inserito nel secondo tempo, possibilmente in una situazione positiva di risultato così da fargli avvertire meno la pressione. Fin qui per lui qualche spezzone di partita con risultati non positivi, l’ultimo contro la Lazio all’Olimpico, ma anche altri vedi il finale di gara in coppa Italia a Siena. Una sola volta da titolare, quella in coppa Italia al San Paolo contro il Cesena quando Mazzarri gli diede subito una chance dall’inizio ma l’esperimento fallì e il tecnico si assunse in pieno le responsabilità dell’errore per la scelta fatta di mandarlo in campo troppo presto.
Un investimento per il futuro, così fu etichettato l’acquisto di Vargas a gennaio. Bigon giocò d’anticipo, bruciando altri club europei per arrivare all’attaccante dell’Universidad de Chile che proprio in quel periodo fu un grande protagonista nel torneo di Clausura e nella coppa Sudamericana. Fu preso a gennaio perchè sarebbe stato più difficile prenderlo a giugno e per consentirgli in questi quattro mesi di accelerare il processo di ambientamento nel campionato italiano. Nell’immediato, infatti, a Mazzarri sarebbe servito sicuramente di più un altro difensore o un centrocampista perchè in attacco era coperto con Cavani, Lavezzi, Hamsik e Pandev. In questi tre mesi tra partite decisive in Champions, campionato e coppa Italia il cileno ha avuto pochissimo spazio. «Napoli non è Udine, c’è la pressione di vincere sempre ogni partita e si alza sempre di più l’asticella», ha spiegato Mazzarri per motivare l’impiego limitato di Vargas.
Giocherà a partita in corso e l’allenatore spera che stavolta il cileno possa farlo in un momento positivo per il Napoli perchè per lui potrebbe diventare tutto più facile. E comunque Mazzarri ha scelto così perchè Vargas sarà l’unico possibile cambio in attacco, mettendo subito insieme in campo le tre punte non avrebbe poi potuto modificare la squadra. Il cileno ieri che a fine allenamento ha avuto anche la brutta notizia dell’incidente di un amico alla guida del suo fuoristrada: nessuna conseguenza fisica ma danni all’autovettura.
Non solo Vargas ma anche le dichiarazioni di Trezeguet hanno animato la conferenza stampa di vigilia dell’allenatore azzurro. «A Napoli avrei potuto dare il mio contributo di esperienza, avevo parlato con il presidente e i dirigenti, poi non se ne è fatto nulla perchè Mazzarri non mi ha voluto», ha dichiarato l’attaccante francese, ex Juventus. «Le decisioni non le prendo solo io ma d’intesa con la società. Comunque per quanto riguarda le parole di Trezeguet dico che sono contento che la nostra scelta sia ricaduta su Pandev. Trezeguet poteva fare da ombra a Cavani che invece si è confermato su livelli altissimi e Pandev ha dimostrato di poter coprire bene tutti e tre i ruoli dell’attacco», ha replicato l’allenatore.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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