Alla vigilia dell’esordio dell’Under 21 all’Europeo contro la Spagna ha parlato cosi il ct della Nazionale Luigi Di Biagio. Ecco le sue parole:
Quanti dubbi di formazioni hai ancora?
“Tra poco facciamo l’ultimo allenamento. Ho un paio di dubbi: li scioglierò domani”.
Il portiere l’hai scelto?
“Sì: giocherà Meret. Non è un ruolo come gli altri ma non mi sento di dire che non verrà mai cambiato”.
C’è più tensione man mano che ci avviciniamo all’esordio? E cosa pensi della Spagna?
“La tensione è quella giusta, piacevole, quella che ti permette di rimanere concentrati. Contiamo sull’appoggio di un grande pubblico. La Spagna la conosciamo bene, non so se sia più forte di due anni fa ma sicuramente il loro stile è lo stesso”.
Quale sarà il piano partita con la Spagna?
“Mi conoscete, l’obiettivo è quello di fare la gara attaccando. Sempre conservando l’equilibrio giusto, naturalmente. Il nostro modo di pensare e di giocare non deve cambiare, indipendentemente dall’avversario”.
La prima partita è sempre importante, soprattutto con questa formula
“Vale come un sedicesimo, bisogna iniziare subito con un risultato positivo”
Quanto ci potrà essere di motivazionale nel gruppo per sfatare il tabù Spagna?
“Con la Spagna abbiamo vinto forse una volta con l’Under 21 negli ultimi 20 anni, ma oggi ce la giochiamo. Due anni fa giocammo tutta la ripresa in 10, speriamo di giocare 11 contro 11 e di dimostrare di poter competere contro di loro. Magari domani sarà la volta buona per batterli”.
Quanto pensi che il tuo nome possa essere accostato a quelli dei ct che hanno vinto l’Europeo?
“È una speranza. Otto anni fa il nostro era un lavoro difficile e duro, siamo migliorati ma non possiamo accontentarci. Accostarmi a Cesare Maldini e Marco Tardelli è praticamente impossibile, quindi avvicinarmi sarebbe già una grande gratificazione”.
Lei vive questo Europeo come una grande opportunità personale? E che ruolo possono avere Mancini e Kean?
“Al di là delle parole di Gravina e Costacurta, credo che le pressioni siano altissime. Sono 30 anni che ci convivo quindi non mi preoccupo. Voglio giocare bene per provare ad alzare il trofeo, sapendo che tra vincere e non vincere la linea è molto sottile. Mancini è un difensore centrale che in emergenza può fare il terzino, Kean può fare tutto”.
Quanto possono influire i due anni di soli amichevoli? E come mai Zaniolo ha esordito in nazionale maggiore prima che nell’Under 21?
“Lo sapremo dopo. Non credo ci siano problemi ma è difficile valutare adesso. Zaniolo è andato prima in Nazionale A perché Roberto Mancini voleva conoscere da vicino i giovani più talentuosi”.
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