Sacro e profano insieme, una doppia festa ieri per Napoli. Alle cerimonie per l’Immacolata infatti si sono aggiunti, anzi sono proseguiti, i festeggiamenti, iniziati mercoledì notte, subito dopo il triplice fischio dell’arbitro, per celebrare il trionfo degli azzurri sul Villarreal e il passaggio storico agli ottavi di Champions League. Dunque, dopo il delirio della notte, i caroselli delle auto, i tuffi nelle fontane e i fuochi d’artificio, è stata festa a tutto tondo anche ieri e per tutto il giorno. La voglia di gridare la gioia per un risultato davvero storico ha contagiato anche il primo cittadino. «È la primavera di Napoli» ha detto Luigi de Magistris, quasi paragonando il momento felice del calcio a Napoli con la liberazione del ’68 a Praga. «È vero, sono giorni difficili per il Paese, ma a Napoli si sente un vento nuovo e forse anche il calcio ci aiuta. Dopo un primo tempo in affanno, la squadra ha ottenuto un risultato storico e non un semplice traguardo. Ho il cuore pieno di gioia per la grande impresa del Napoli – conclude De Magistris – anche se il mio pensiero è rivolto a chi non vive momenti facili e farò di tutto per una Napoli migliore con più lavoro e prospettive per il futuro».
Ma a gioire per l’insperata anche se molto desiderata vittoria del Napoli a Villareal sono stati anche i tifosi vip: non solo politici ma anche gente di spettacolo, attori e cantanti. Tutti hanno seguito con ansia quegli interminabili 90 minuti. Qualcuno a casa con la famiglia, altri a cena con gli amici, molti altri persino a teatro, rubando qualche minuto d’emozione e di legittimo tifo, dietro le quinte, tra una pausa e l’altra dello spettacolo che stavano portando in scena.
«Ma quale partita? Quello si chiama trionfo – dice un entusiasta Patrizio Rispo – a fine partita mi sentivo come fossimo diventati i campioni del mondo. Io sono ottimista e già prima della gara, che ho visto con mio padre, avevo detto a Germano Bellavia, che vincevamo noi, anche se lui che è superstizioso tanto quanto è un tifoso sfegatato, non ha azzardato pronostici. Ma noi siano troppo forti!». A Roma per lavoro ed impegnati, chi nelle prove, chi sul palcoscenico, altri tre tifosi doc. «Appena ho finito lo spettacolo ho saputo della vittoria del Napoli e ho esultato – dice Rosalia Porcaro – in verità ero molto preoccupata visto il blasone dei nostri avversari ma in cuor mio ci speravo davvero in questo risultato». Non ha visto la partita Mariano Apicella ma non può far a meno di dire: «è davvero un grande Napoli quello che stiamo vedendo in questi ultimi tempi. I miei complimenti alla Mazzarri band». Marisa Laurito alterna frasi di gioia «per una vittoria strabiliante» alla rabbia per gli anticipi e i posticipi delle partite che, uniti agli strampalati orari dei set televisi e teatrali «non consentono a noi attori e tifosi di seguire la nostra bella squadra. Comunque, basta che vinciamo, va bene anche così».
«È stata una gioia grandissima – dice Nino D’Angelo – e un traguardo che deve far capire ai napoletani che se si uniscono per un obiettivo possono fare qualunque cosa». D’Angelo ha seguito la partita in tv a casa «con amici e parenti, siamo scaramantici e come un rito ci sediamo sempre negli stessi posti – dice il musicista – Mi sono commosso al fischio finale quando mi sono reso conto che siamo davvero nel grande calcio, pochi anni dopo la serie C. È bello sentir parlare del Napoli dai giornali di tutto il mondo per una grande vittoria e non per la camorra o per l’immondizia. È una piccola lavata di faccia». Due attori in tournée uniti dal tifo: Maurizio Aiello e Vincenzo Salemme. «Per fortuna era il giorno di riposo a teatro. Abbiamo visto la partita a Roma a casa di Vincenzo, che ha cucinato una pasta e fagioli storica in onore del Napoli – dice Maurizio Aiello – Io sono tifoso da quando ero bambino ma Vincenzo è stato davvero incredibile. Alla fine si è messo a saltare e gridare, pazzo di gioia. Per gli azzurri è un momento storico – conclude Aiello – speriamo che il presidente, come regalo di Natale, ci rinforzi la squadra. Ora temo soprattutto le spagnole: Barcellona e Real Madrid». Per vedere la partita ha preferito l’intimità di casa sua e dei suoi cari Sal da Vinci «Abbiamo avuto tante sosddisfazioni ma un traguardo così ci voleva proprio – dice Sal – Ero tesissimo nel primo tempo, temevo una perdita di concentrazione ma soprattutto temevo che i ragazzi cedessero a provocazioni per buttarli fuori, poi invece alla fine è stata solo gioia. Faccio i complimenti a loro e a Mazzarri. Il Napoli come sta ora può incontrare chiunque, anche le squadre più toste. Che goduria sarebbe vedere il Napoli vincere su una squadra super-blasonata, ma stiamo calmi e andiamo avanti. Ho gridato tanto – conclude- e ho messo a dura prova la mia voce e ora ho pure lo spettacolo, ma il Napoli è il Napoli e al cuore non si comanda.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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