Quasi un milione di tifosi per 23 partite. Nonostante la crisi economica e l’evoluzione dell’offerta del calcio in pay tv, il San Paolo resta il fortino del Napoli (17 vittorie, 4 pari e 2 ko con Parma e Viktoria) e la casa degli azzurri. Nonostante la concorrenza dello stadio virtuale, la crisi economica con l’aumento dei prezzi ed anche uno stadio sempre meno comodo ed efficiente. Sarà l’effetto Benitez o forse anche l’effetto Champions, ma i dati al botteghino del 2013 premiano il club e indicano un trend in rialzo rispetto all’anno solare precedente, il 2012. Rispetto a dodici mesi fa al San Paolo, in 23 partite, si registra un aumento delle presenze di oltre il 20% e un relativo incremento degli incassi superiore al 15%. In cifre, a Fuorigrotta sono accorsi 947.175 spettatori per 21.221.547 milioni di euro di introiti, con una media di 41.181 presenze a partita. Nel 2012 la media era di quasi 34mila unità (33.952), con oltre 916mila spettatori in 27 gare e circa 18 milioni di incassi lordi. Il trend del 2013 è decisamente in rialzo e lo pone sul podio dell’era De Laurentiis, da quando il club ha riconquistato la serie A. Resta per ora lontano il dato del 2011 (anno in cui il Napoli ha conquistato per la prima volta la Champions) quando la media fu di 46mila spettatori (1,2 milioni di presenze in 26 gare) per 30 milioni di introiti. Il dato di quest’anno che sta per chiudere i battenti è invece vicinissimo a quello del 2010 (media di 42mila spettatori e 22 milioni al botteghino).
Gli indici sono tutti puntati verso l’alto anche con riferimento ad altri dati, in un contesto non propriamente positivo per la serie A, che resta il quarto campionato europeo con 23mila spettatori di media a partita e il 54.5% di utilizzo degli stadi: cifre lontane anni luce da Bundesliga e Premier (che hanno rispettivamente 43mila e 36mila medie di tifosi a gara) e addirittura peggiorate con riferimento al campionato 2013-2014, nel quale c’è stato un decremento di presenze di un ulteriore 3.8%. Gli appassionati tifosi del Napoli sono però in controtendenza, occupando il secondo posto di presenze in campionato alle spalle dell’Inter. Il club nerazzurro è passato dalla media di 47mila spettatori nei primi 6 mesi del 2013 (con riferimento allo scorso campionato) ad un exploit di 52mila delle prime 9 gare del nuovo campionato. Anche l’affluenza di sostenitori in casa Napoli è migliorata da un campionato ad un altro, anche se lievemente, passando da una media di 42.050 a 42.681, consentendo al tifo azzurro di attestarsi al secondo posto in serie A, scavalcando il Milan e potendo vantare una media superiore a quella della Roma (oltre 40mila) e alla stessa Juventus campione d’Italia (37mila). La media si alza ulteriormente in casa azzurra se si considerano anche le quattro gare di coppa giocate nell’anno solare, ovvero quella di Europa League con il Viktoria Plzen e le tre di Champions. Non considerando i 13600 spettatori per la gara persa con i ceki (primato in negativo del 2013), nelle partite con Borussia, Marsiglia e Arsenal si è avuta una media di 43mila spettatori e, soprattutto, 5.5 milioni di euro di incasso (la media di 1.8 mln a partita). La fede per gli azzurri è sempre appassionata e viscerale, nonostante le difficoltà economiche: non è un caso che il Napoli porta molti spettatori anche fuori casa, visto che quattro club (Cagliari, Juventus, Milan e Genoa) hanno registrato il primato stagionale di presenze ospitando gli azzurri. Solo la Juventus, con sei primati in trasferta, ha fatto meglio. A proposito di primati, infine, resta la partita dello scorso 1° marzo contro la Juventus quella con il maggior numero di spettatori (58.143, quasi il sold out per un San Paolo che da anni ha una capienza ridotta a 60.240) ed anche con l’incasso più alto (2.8 milioni di euro)
Fonte: Il Mattino
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