Non solo un portiere vincente e di ottime qualità. Il Napoli acquista anche un uomo-spogliatoio, un ragazzo carismatico, estroverso e scherzoso, un numero uno folle e sfrontato per quanto dal rendimento regolare. Pepe Reina è un pupillo di Benitez e uno dei leader dello spogliatoio della Spagna bi-campione d’Europa e del mondo. Fisico compatto e da corazziere (188 cm per quasi 90 kg), è reattivo tra i pali, piedi da centrocampista e specialista nei rigori (ne parò due nella semifinale Champions 2006-2007 col Chelsea, decisivi per l’ingresso in finale poi persa col Milan), anche se le statistiche parlano del 24% di penalty parati in carriera.
Reina è in rotta verso Dimaro, visto che non è partito con il Liverpool per la tournèe in Australia e Indonesia. I Reds, che hanno acquistato il belga Mignolet, hanno accettato la formula del prestito secco, partecipando a parte dell’ingaggio (il Napoli pagherebbe 2.5 milioni sui 3.3 totali).
La sua carriera è ricca di trionfi e di piccoli show. Compirà 31 anni il prossimo 31 agosto, ha iniziato come attaccante prima di seguire le orme paterne, visto che Miguel Reina ha giocato oltre 260 gare in Liga, negli anni ’70, con le maglie di Barcellona e Atletico Madrid. José Manuel Reina Páez, detto Pepe, da madrileno è curiosamente cresciuto nel Barcellona e ha anche giocato 30 gare nel Barca di Ferrer prima di passare al Villarreal per 750mila euro nel 2002. Tre stagioni e 109 presenze e poi il passaggio nel 2005 al Liverpool per circa 10 milioni. Lo fa esordire proprio Benitez il 13 agosto del 2005 contro il Middlesbourgh (0-0). Con i Reds 394 partite in 8 stagioni, con cui non solo ha vinto la Supercoppa europea, la FA Cup, la Community Shield e la Coppa di Lega ma anche per tre anni consecutivi il premio come miglior portiere della Premier, il «Glove Award».
Con la Spagna i tre trofei e 28 presenze. Per l’attuale ct Del Bosque è un intoccabile: «Reina è perfettamente integrato nello spogliatoio, oltrechè essere un ottimo portiere». Molto amico di Iker Casillas che di lui ha detto varie volte: «Grazie a Reina ho parato il rigore a Cardozo nella gara col Paraguay nel Mondiale 2010. Pepe è un amico e un portiere fenomenale».
Fin qui le doti tecniche, ma Reina è un autentico mattatore degli spogliatoi. Ha tenuto banco con scherzi e balli nelle vittorie con i Reds, ancora più celebri i suoi show in occasione dei due titoli europei e di quello iridato con la Spagna. Microfono in mano, nelle feste ufficiali in pubblico, Pepe ha presentato da consumato speaker tutti i suoi compagni tra le risate generali. Al futuro compagno nel Napoli Raoul Albiol disse: «Ecco l’amico delle celebrità, si ammazza per una spilletta (Albiol ne è collezionista), va matto per il Blackberry e gli puzza l’alito». Reina si distingue anche per le sue attività benefiche, è uno dei testimonial Unicef in varie iniziative. Ha già giocato al San Paolo – mantenendo la porta inviolata – in Napoli-Liverpool 0-0 del 21 ottobre 2010. Mattatore e sensibile, piede destro da giocatore di movimento, Reina è pronto a conquistare anche Napoli con la sua simpatia.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
L.D.M.
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