Un corno beneaugurante, o meglio ancora «scacciasfortuna». È il regalo ricevuto ieri da Paolo Cannavaro dal maestro corallaro Luigi Liverino: un cornetto in corallo rosso mediterraneo personalizzato, avendo in turchese la sigla «PC 28», ovvero le iniziali e il numero di maglia del capitano. Cannavaro ha accettato con grande piacere il regalo, consegnatogli dal gioielliere di Torre del Greco (gran tifoso del Napoli). «Paolo – ha detto Liverino – resta un simbolo indiscusso del Napoli e della città, spero che possa affidarsi col cuore a San Gennaro e con la testa al cornetto di corallo, auspicando in un suo ritorno da titolare nella formazione di Benitez». Il corno, che si chiama «’o Solomio» è stato molto apprezzato dal capitano che ha manifestato, con garbata ironia, la necessità in questo momento di avere la «protezione» di un amuleto personalizzato. «Speriamo di vivere momenti più felici» ha sussurrato agli amici Paolo, assente dai campi di gioco ormai da 47 giorni. Il 18 ottobre nella sfida dell’Olimpico con la Roma, nella quale fu anche espulso, la sua ultima apparizione: appena quattro le partite disputate quest’anno, dopo 352 gare in serie A e 278 nel Napoli. Un dato che lo ha portato ad occupare – a pari merito con Hamsik – la quinta posizione della classifica delle presenze di tutti i tempi: prima di lui solo Bruscolotti, Juliano, Ferrario e Ferrara. Non è, dunque, folle affidarsi al cornetto, anche perché c’è un precedente: Liverino ha donato a marzo 2013, prima di Napoli-Atalanta, un amuleto analogo a Cavani, a digiuno di gol da otto gare e reduce dal rigore sbagliato con il Chievo. Il corno gli portò bene, visto che il Matador segnò una doppietta. Che la storia si ripeta con Cannavaro?
Fonte: Il Mattino
