Una giornata intera in attesa del sì. L’ultima giornata di tempo data a Julio Cesar per accettare il Napoli. Un’accelerata decisiva del club azzurro per convincere il portiere titolare del Brasile che ha trionfato nella Confederations Cup: rialzo dell’offerta a 2.8 milioni (ne guadagna 3 al Qpr). Una mossa ulteriore del Napoli per arrivare all’ex numero uno dell’Inter: elemento in cima alla lista di Benitez, ritenuto indispensabile per la sua esperienza. Scelta fatta in funzione della Champions League e il campionato e per far crescere con più tranquillità Rafael, l’altro portiere brasiliano 23enne già acquistato.
L’ultimo ostacolo da superare era quello dell’ingaggio, tutto fatto da tempo con il Qpr, intesa tra le due società sulla base del prestito annuale. L’idea scattata già da tempo e cioè da quando Benitez ha fatto sapere in maniera chiara che intende avere due elementi competitivi allo stesso modo. Discorso che vale per tutti i ruoli, compreso quello del portiere. Ed ecco che oltre al promettente Rafael si è pensato all’esperto Julio Cesar.
L’ultimatum del presidente De Laurentiis arrivato mercoledì sera dopo giorni di attesa per sbloccare la vicenda, l’ultima chance prima di cambiare strategia: ultimatum che scadeva in nottata in Italia, tenendo presente il fuso orario di cinque ore di differenza con in Brasile. Julio Cesar infatti sembrava molto vicino dieci giorni fa, poi però non ci fu la conclusione positiva della trattativa. Al suo rientro in Brasile, a inizio settimana dalla vacanza, si attendeva l’ok che però era slittato. E così il Napoli ha continuato il pressing e ha fatto sapere ieri all’agente Josias Cardoso che non si poteva andare oltre con i tempi di attesa.
Julio Cesar, 34 anni, ha ragionato ad ampio raggio, dall’aspetto economico a quello professionale: questo è l’anno che porta al Mondiale 2014 in Brasile. E per mettersi in vetrina serve un club importante: il Napoli che gioca la Champions League lo è certamente di più rispetto al Qpr appena retrocesso dalla Premier League. Julio Cesar dopo i sette anni dell’Inter, la stagione del magico Triplete con Mourinho nel quale vinse tutto (nel 2010), diede l’addio in lacrime ai nerazzurri direzione Qpr. Prima dell’Inter gli anni brasiliani nel Flamengo, ben sette stagioni. In Confederations Cup è apparso in grande forma ed è stato uno dei protagonisti del Brasile che è riuscito a vincere il trofeo battendo in finale la Spagna dopo aver superato nel girone eliminatorio anche la Spagna.
Già per grandi linee preparato dal direttore sportivo azzurro Bigon, rientrato ieri pomeriggio in ritiro a Dimaro in Trentino, il piano B. Organizzato l’assalto a un altro portiere. Una lunga lista di nomi, da Reina, in forza al Liverpool, agli italiani Marchetti, Agazzi e Amelia. E con De Sanctis bloccato in azzurro, in attesa della firma del nuovo portiere, nonostante l’accordo già sancito da tempo con la Roma. De Sanctis che ieri mattina per la prima volta ha partecipato alla partitina in famiglia e stasera è inserito nell’elenco degli azzurri che devono firmare gli autografi. Situazione quindi sicuramente delicata, Morgan infatti è sotto contratto con il club azzurro ma di fatto con la valigia pronta da giorni. Un ritiro strano, ormai vissuto da ex, nonostante l’affetto dei tifosi sia rimasto immutato in questi giorni di ritiro a Dimaro.
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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