Un punto in trasferta non si butta mai via, ma se arriva in casa della penultima in classifica, reduce da quattro sconfitte di fila, un po’ di amaro in bocca resta. Soprattutto se il pareggio nasce dopo un primo tempo compromesso da un gol subìto dopo appena settanta secondi ed una ripresa in cui la squadra, per le occasioni costruite, avrebbe meritato miglior sorte.
L’Avellino muove la classifica anche a Reggio Calabria, lo fa grazie al rigore trasformato da Galabinov all’11’ del secondo tempo che rimedia alla prodezza iniziale firmata da Di Michele. La squadra dà ancora una volta ragione alla teoria di Rastelli, e viene fuori alla distanza dopo un primo tempo da dimenticare. L’allenatore conferma la formazione che domenica ha interrotto la serie di pareggi battendo il Modena al “Partenio”, al cospetto di un avversario che si schiera in modo speculare (3-5-2) nel tentativo di conquistare qualche punto utile a sperare nella salvezza.
L’inizio per l’Avellino è un autentico choc, perché la Reggina praticamente colpisce al primo affondo: i compagni recuperano palla, Fischnaller serve Di Michele che dal limite sorprende Seculin. È appena il 2’ e gli uomini di Rastelli devono già rincorrere. La strada è tutta in salita, tanto più che la squadra sembra accusare il colpo, con la difesa che trema ancora al 13’ quando il solito Di Michele, servito da Contessa, prende il tempo a Izzo ma il suo colpo di testa non riesce ad inquadrare lo specchio della porta.
La manovra dell’Avellino appare compassata, Rastelli prova allora a mischiare le carte spostando Schiavon al posto di Arini, che al 37’ raccoglie una sponda di Castaldo e prova a sorprendere Zandrini dalla distanza. Il portiere locale resta inoperoso, anche perché nell’ultima occasione della prima frazione è la difesa a murare una conclusione di D’Angelo.
Nell’intervallo Rastelli lascia negli spogliatoi proprio il centrocampista preferendogli Angiulli, che finisce a sinistra. La mossa si rivela giusta perché all’11’ è proprio il nuovo entrato a lasciar partire una conclusione intercettata in area da Strasser con il braccio. L’arbitro Candussio non ha dubbi ed indica il dischetto, Galabinov dagli undici metri fa centro.
La Reggina prova subito a reagire, ma il tiro da lontano di Sbaffo (fuori misura) al quarto d’ora resterà l’ultima occasione di marca locale. Nell’ultima mezz’ora in campo c’è solo l’Avellino, che capisce le difficoltà dell’avversario e come un diesel aumenta la pressione nel tentativo di fare propria l’intera posta in palio. E alla mezz’ora serve il miglior Zandrini per evitare la capitolazione locale: cross di Zappacosta, colpo di testa di Castaldo e risposta da campione dell’estremo difensore della Reggina, con Bittante che si vede anticipato da Rigoni al momento del tap-in vincente.
La squadra di Rastelli ci crede, e successivamente è ancora Castaldo ad impegnare Zandrini con una conclusione centrale. Rastelli getta nella mischia Soncin per Galabinov, ma è sempre il numero dieci biancoverde a spaventare Zandrini quando, al 44’, l’ariete gira di testa a lato un cross di Bittante. Nel finale la Reggina prova qualche assalto finale che l’Avellino controlla senza problemi, portando a casa il quinto risultato utile consecutivo che serve a difendere il terzo posto, dove però è stato raggiunto dal Pescara, mentre con una vittoria gli irpini avrebbero potuto raggiungere l’Empoli al secondo posto e mirare direttamente alla vetta della serie B.
PAGELLE –
5,5 Seculin
Non deve compiere particolari interventi nel corso della gara, ma poteva far meglio sul gol della Reggina.
5 Izzo
Nel primo tempo lascia troppo spazio a Di Michele, che impiega 70 secondi per lasciare il segno spaventando la retroguardia anche in altre occasioni.
6 Peccarisi
Il più positivo del pacchetto arretrato, mette una pezza ogni qual volta la Reggina attacca ma nulla può in occasione della rete firmata Di Michele.
5,5 Pisacane
Di Michele è un brutto cliente anche per lui che gli sfugge in qualche occasione.
5,5 Zappacosta
Prestazione sottotono, sia in fase difensiva che propositiva. Pochi i traversoni interessanti, si nota di più per la sofferenza quando la Reggina spinge.
5,5 D’Angelo
Rastelli lo lascia negli spogliatoi alla fine di un primo tempo in cui si fa notare solo per una conclusione proprio allo scadere e per un’ammonizione pesante. (6,5 Angiulli dal 1’st: Decisamente meglio rispetto al capitano rispetto al quale è più dinamico, sua la conclusione che procura il calcio di rigore).
5,5 Arini
Prova insufficiente al di là delle posizioni occupate in campo tra il primo e il secondo tempo. Una giornata negativa, non riesce ad entrare in partita.
6 Schiavon
Si dimostra un autentico jolly rispettando al meglio le consegne del proprio tecnico che, nel secondo tempo, gli chiede di vestire i panni del regista.
6,5 Bittante
Gli manca soltanto il gol, che sfiora nel corso del secondo tempo. Per il resto si rivela il più positivo dell’Avellino, un autentico ed inesauribile stantuffo.
6,5 Castaldo
Mezzo voto in più per l’abnegazione ed il solito impegno al servizio del gruppo, è proprio lui ad avere (e a cercarsi) le migliori occasioni della partita.
6 Galabinov
Al di là del rigore trasformato che vale il pareggio, la sua prestazione è fatta di poche luci e tante ombre. (sv Soncin 41’st).
Fonte: Il Mattino.
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