Come ampiamente prevedibile, dopo i buu razzisti piovuti dalla curva del settore ospiti all’indirizzo del terzino dello Sparta Praga Costa, la Uefa ha aperto una procedura disciplinare nei confronti della Lazio per “comportamento razzista, cori illeciti e striscione illecito”. Per il match di ritorno in programma il 17 marzo lo stadio Olimpico non rischia la chiusura, visto che la decisione verrà presa dalla commissione di disciplina il 22 marzo.
Come hanno spiegato sia Pioli in conferenza stampa che successivamente il responsabile della comunicazione della Lazio, è stato lo stesso giocatore dello Sparta a comunicare all’arbitro Undiano Mallenco di intervenire per stoppare gli ululati. Il direttore di gara ha fermato il match al 26′ del primo tempo e ha dato ordine di comunicare – in italiano attraverso l’altoparlante – ai tifosi di interrompere i “buu”: la partita è ripresa senza altre manifestazioni di questo tipo.
Al termine del match è filtrata l’indiscrezione secondo la quale l’Uefa avrebbe imputato ai supporter del Wisla la colpa di aver iniziato i “buu”, tanto è vero che il responsabile della comunicazione biancoceleste ha spiegato a Lazio Style Radio: “Segnaliamo che ci sono stati cori dello stesso tenore anche contro Keita, si sono sentiti distintamente. Così come il coro ‘italiano bastardo’ che per noi è ugualmente grave”.
COSA RISCHIA LA LAZIO – La speranza, in casa bianco-celeste, è che il mix di tifosi nel settore ospiti permetta di spuntarla soltanto con una sanzione pecuniaria. D’altro canto è vero che la storia recente della Lazio è minata da episodi analoghi. In Serie A il caso più recente è quello legato ai fischi e ululati contro Koulibaly in Lazio-Napoli, con la Curva Nord chiusa per due turni. Nel 2012-2013 furono due le partite a porte chiuse giocate all’Olimpico in Europa League dai biancocelesti per cori razzisti e saluti romani. L’Uefa non vuole sorvolare su fatti di questa gravità. Una decisione è attesa, il rischio è che il ritorno tra Lazio e Sparta Praga del 17 marzo si giochi in un Olimpico deserto.
Fonte: Sportmediaset
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