Un Cassano a sorpresa. Ieri, infatti, Fantantonio è tornato ad allenarsi con il gruppo. Lo ha fatto parzialmente, ma visti i tempi che corrono è già un ottimo segnale. Da escludere che possa essere convocato per Napoli, ma tra Lazio e Genoa, l’ex-milanista (fermo da Inter-Atalanta del 7 aprile) conta di tornare a disposizione. La speranza è che possa essere una delle carte vincenti per la corsa all’Europa League. Fermo restando però che sul futuro di Cassano resta un punto interrogativo. L’Inter punta ad una separazione al termine della stagione, ma al momento non è chiaro dove Fantantonio possa sistemarsi. E avendo il contratto anche per il prossimo anno rischia di essere un problema.
PALACIO NO – Se Cassano è riapparso, ancora nessuna traccia invece di Palacio. Eppure l’argentino, stesso guaio del compagno (lesione di secondo grado al bicipite femorale) ma alla gamba opposta, si era fatto male 4 giorni prima, ovvero il 3 aprile con la Sampdoria. Peraltro, a differenza di Fantantonio, l’ex-Genoa non ha mai zoppicato, né ha mai avvertito dolori o fastidi particolari. Per lui, però, non è ancora arrivato il via libera dello staff medico per la piena ripresa degli allenamenti. Evidentemente, il suo percorso di recupero deve aver subìto qualche intoppo. Tra i giocatori in osservazione c’è pure Nagatomo, arrivato al secondo giorno di lavoro in gruppo, dopo essersi impuntato per evitare l’intervento al menisco. Il suo obiettivo, ovviamente, è la Confederations Cup, ma vista la situazione è probabile che l’Inter lo mandi in campo entro al fine del campionato. Che ci sia anche il giapponese sul volo in partenza oggi pomeriggio per Napoli è complicato, ma non del tutto da escludere.
CON RISPETTO – Chi ci sarà di sicuro sull’aereo, invece, è Rocchi, avviato a giocare la sua sesta gara consecutiva da titolare. E dopo l’incrocio con la squadra partenopea ci sarà quello con il suo passato più recente e più amato, ovvero la Lazio: «Come mi comporterei nel caso dovessi segnare? Non sono d’accordo sul non esultare, ma sarebbe giusto farlo senza esagerare e quindi mancare di rispetto».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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