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Ulivieri-Mazzarri, polemica sul patentino da allenatore

Il presidente dell’associazione: «Venga alle lezioni a Coverciano, altrimenti l’Uefa non gli darà l’okay per il 2013-2014»

Mazzarri Walter. Assente. «Lui è il mio figliolo, però al corso di aggiornamento a Coverciano non può più mancare, altrimenti la licenza per allenare la prossima stagione non gliela posso rinnovare. E lui non potrà allenare nessuna squadra». Renzo Ulivieri non è solo il maestro dell’allenatore del Napoli e suo amico da almeno 15 anni: è soprattutto il presidente dell’Associazione allenatori e coordinatore del master per tecnici abilitati a tutto e di più. «Deve venire alla prossima riunione, stare con noi qualche ora e subito dopo gli rinnoviamo il tesserino di allenatore che non è a tempo indeterminato. La Uefa ha stilato delle norme molto severe. Ed è meglio che faccia il bravo scolaro e venga a trovare il suo vecchio papà…». Ulivieri porta nel cuore il ragazzo si San Vincenzo: Mazzarri è stato il suo vice a Napoli nel 1999 e l’anno dopo è andato con lui a Bologna a guidare il settore giovanile. Ulivieri scherza: «È solo una formalità, l’ultima volta era malato, ha mandato la giustificazione. Ma adesso non può saltare il prossimo impegno». L’appuntamento a Coverciano sarà fissato a metà marzo: Mazzarri dovrà presentarsi coi blocchi per appunti sottobraccio e la penna infilata nella giacca. Tutti in classe, nell’aula magna del centro tecnico di Coverciano. Dall’altra parte della cattedra, ci sarà Ulivieri: «Lui è non è solo il mio figliolo prediletto, è anche un allenatore molto bravo. Non mi nascondo: è stato giusto premiare Conte con la Panchina d’oro del 2012, ma io ho votato per Walterino e non lo nascondo». Il corso di aggiornamento non prevede esami, ma solo la presentazione di una tesina a tema. Se tutto fila liscio, tesserino di allenatore viene timbrato il rinnovo. Proprio come si fa per la patente d’auto. «Ma non siamo noi italiani a decidere le regole e le procedure: lo fanno tutti i tecnici d’Europa. Non manca solo Mazzarri all’appello. Lo aspetto il prossimo mese». Niente lezioni e compiti a casa, si fa tutto a Coverciano. Tra le materie di studio, anche un po’ di scienza della comunicazione. Una infarinatura generale. Tra le materia della ripassata generale, medicina dello sport, studio del regolamento di gioco, delle carte federali.
Mazzarri da Plzen risponde così: «Ulivieri sapeva benissimo che avevo il certificato medico e ho saltato anche l’allenamento della mia squadra lunedì per la febbre. Se uno è ammalato non credo debba uccidersi. Altri non sono andati e non erano ammalati, il problema magari è per gli altri e non per me. Ulivieri sa benissimo che quando ce ne era bisogno sono sempre andato, cosa che non hanno fatto tanti altri. Stavolta non ho potuto per l’influenza».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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