È intervenuto ai microfoni di Si gonfia la rete, in onda sulle frequenze di Radio CRC, il tecnico dello Young Boys Uli Forte. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Iamnaples.it:
“Capisco le rabbia dei tifosi del Napoli però io devo pensare alla mia squadra e sono felice della prestazione e del risultato. Conoscevamo i punti deboli del Napoli, ieri abbiamo fatto un pressing più alto all’inizio della gara per poi chiuderci in difesa dopo il vantaggio. Siamo stati fortunati e cinici sotto porta. Quando ho visto il turnover fatto da Benitez ho caricato maggiormente i miei ragazzi perché so che quando cambi 8 calciatori inevitabilmente qualche meccanismo si rallenta. Non vedere Higuaìn, Callejon, Hamsik, Insigne mi ha reso molto contento. Ciò che mi ha sorpreso è che loro hanno rinunciato a far la partita cercando di abbassarsi per poi sfruttare le ripartenze, forse la squadra aveva preparato il match per rallentare il gioco e poi colpire nel secondo tempo. Sul valore di mercato delle due rose? In campo non vincono i numeri, vince la grinta, la passione, lo spirito di squadra, prima della partita ho detto ai miei ragazzi che non dovevamo paragonarci a loro sul livello di mercato ma che sarebbe stato il cuore a decidere questa partita e infatti ce la siamo giocata fino in fondo riuscendo a vincere. La classe è tutta dalla parte del Napoli, è chiaro, come individualità hanno grandissimi vantaggi e per batterli ci voleva il cuore, la lotta e la passione. Su Renato Steffen? E’ uno dei giovani più interessanti che abbiamo, è cambiata un po’ la filosofia qui allo Young Boys da quando ci sono io dando maggior spazio a calciatori giovani, tre/quattro anni fa Steffen era in terza categoria, sappiamo che questa strategia porterà alla partenza di molti di questi ragazzi ma è un po’ lo stato di fatto del calcio svizzero. Su Sanogo Junior? Ha gran senso della posizione e sa anche ‘picchiare’ nel senso sportivo del termine quando ce n’è bisogno. Alla fine della partita quasi i calciatori non ci credevano di aver vinto, abbiamo preso coscienza di potercela fare nell’intervallo. La spinta di Maggio? Gli ho risposto in italiano ma sono cose di campo, che possono capitare, poi io non sono mai stato forte come calciatore e per questo non volevo perdere tempo, ho semplicemente sbagliato lo stop (ride, ndr).”
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