È arrivata la tanto attesa decisione del Giudice Sportivo sulla vicenda di Lazio-Torino. Niente 3-0 a tavolino per i granata: il primo grado di giustizia sportiva federale ha infatti ravvisato l’esistenza di una causa di forza maggiore. La partita si dovrà giocare: toccherà alla Lega decidere quando. Ricorsi della Lazio permettendo.
Nella decisione, ampiamente motivata, il dottor Mastrandrea parte dal precedente: “Come precisato in precedente recente occasione (caso Juventus-Napoli, C.U. Serie A n. 65 del 14 ottobre 2020) questo Giudice è chiamato, con valutazione di merito ad esso spettante ex art. 55, comma 2, delle NOIF della FIGC, a verificare unicamente la eventuale sussistenza, ai soli fini sportivi e quindi dell’applicazione delle normative federali, di motivi di forza maggiore” per la mancata presentazione del Torino all’Olimpico, senza poter sindacare sui provvedimenti delle autorità sanitarie che abbiano impedito la gara.
Gli atti dell’ASL – Successivamente, il Giudice Sportivo passa in esame gli atti dell’ASL di Torino, in particolare la nota prot. n. 53354 del 23 febbraio 2021, con la quale “rilevata l’altissima probabilità che potesse trattarsi di focolaio di c.d. Variante inglese, si imponeva un periodo di quarantena domiciliare per ogni componente del Gruppo Squadra del Torino F.C., fin qui risultato negativo, con divieto assoluto di allontanamento dal domicilio, per un periodo di almeno giorni 7”. Seguono la nota prot. n. 59662 del 1° marzo 2021, con la quale si autorizzava a riprendere gli allenamenti in forma individuale e con l’ulteriore nota, sempre dell’1 marzo, in cui “alla richiesta di chiarimenti del Torino in pari data” la ASL spiegava che la quarantena sarebbe finita alla mezzanotte del 2 marzo. Sulla base di questi documenti, il Torino chiedeva il rinvio della gara, invocando il precedente di Juve-Napoli.
La forza maggiore – Il Giudice Sportivo, dopo aver ricordato che lo stesso protocollo della FIGC “fa salvi gli eventuali provvedimenti delle Autorità statali o locali”, ritiene integrata “la fattispecie della forza maggiore, così come descritta dalle norme federali, alla stregua della portata prescrittiva in questo caso chiara ed inequivocabile, che non lascia dunque margini di dubbio, degli atti dell’Azienda sanitaria, in particolare della nota interpretativa/prescrittiva finale, attesa anche la ribadita impossibilità per questo Giudice medesimo di sindacarne la legittimità o di disporne la disapplicazione”. Smontata poi una delle argomentazioni difensive della Lazio, che faceva perno sulle incongruenze presenti nelle comunicazioni dell’ASL: queste si arrestano, scrive il Giudice Sportivo, davanti alla chiarezza e alla tempestività dei successivi chiarimenti dell’ASL. Perciò, anche se inizialmente l’autorità sanitaria aveva disposto la quarantena per un periodo di tempo più corto, e che avrebbe consentito la gara, il successivo chiarimento “rendeva oggettivamente impossibile, per causa esterna non imputabile al Torino F.C., il trasferimento del gruppo squadra individuato e la prestazione sportiva, pena il rischio di incorrere in sanzioni anche penali”. Di qui, la decisione di non comminare la sanzione del 3-0 a tavolino (e del -1 in classifica) nei confronti dei granata, rimettendo gli atti alla Lega Serie A per riprogrammare la partita.
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