Il Cagliari ha ufficializzato l’arrivo di Donadoni come allenatore al posto dell’esonerato Bisoli. Il Napoli così risparmierà gli ultimi mesi d’ingaggio del tecnico bergamasco, ancora sul libro paga di De Laurentiis. L’ingaggio di Donadoni per tutta la stagione 2010/11 doveva essere di un 1,4 milioni di euro, quindi il presidente risparmierà intorno al milione di euro. Donadoni ha firmato un contratto di due anni. Ancora da definire lo staff che lo accompagnerà nella sua avventura cagliaritana. L’ex campione del Milan si è già presentato in conferenza stampa ai giornalisti di Cagliari. Ecco il contenuto del suo intervento riportato sul sito della società di Cellino: “E’ bastata una chiacchierata col Presidente Cellino per convincermi. Mi ha chiesto se mi faceva piacere venire a Cagliari, e ho detto subito di sì. Ho apprezzato il modo di ragionare del Presidente. Sono pronto a cominciare il lavoro”.
Non prima di rivolgere un pensiero al suo predecessore Pierpaolo Bisoli: “Credo che abbia costruito qualcosa di positivo. Ora attraverso un momento amaro della sua carriera, che non concella quanto fatto in precedenza. Ha cercato di trasmettere alla squadra la sua impronta caratteriale. Lo chiamerò volentieri nei prossimi giorni”.
Donadoni pensa in positivo. “Bisogna partire dai pregi, dalle qualità risapute, per correggere gli errori. Non pensiamo ora alle cose negative: sarebbe pure scorretto verso chi mi ha preceduto. Domani mattina inizierò a parlare con i ragazzi e comincerò le valutazioni”.
E’ ancora presto per parlare di singoli, moduli e schemi. “Sicuramente ogni allenatore ha le sue idee di gioco, che modifica in base ai giocatori a disposizione. Questi ragazzi sono elementi duttili: è una qualità fondamentale nel calcio di oggi”.
Donadoni è reduce da un paio di esperienze agrodolci, con la Nazionale e il Napoli. “Preferisco pensare al futuro, non mi è mai piaciuto guardarmi alle spalle. Si impara da ogni errore, ma si deve anche imparare da ogni vittoria”.
Il Cagliari sta diventando una vera colonia bergamasca. “Forse solo quando giocavo nell’Atalanta mi è capitato di ritrovarmi con tanti concittadini. Sardi e bergamaschi in effetti si somigliano molto: è una bella gara a chi ha la testa più dura. Devo dire che la Sardegna mi ha sempre attirato come Regione”.
La promessa è di lavorare sodo, per migliorare una classifica che si sta facendo preoccupante, secondo le parole di Donadoni. “Quando sposo un progetto, mi ci getto anima e corpo. Le prospettive? Possono cambiare nell’arco di un’annata calcistica. Bisogna trovare ottimismo e serenità, sensazioni che si trasmettono anche attraverso la gente, il pubblico. Non sono il guaritore a tutti i mali, non ho inventato l’acqua calda. Penso di essere una persona di buon senso che mette a disposizione la sua esperienza alla squadra”.
Ordine, regolarità, voglia di serenità e normalità. Cosa chiederà ai giocatori nel primo colloquio di domani? “Di fare quel che sanno fare. Nel momento in cui danno 7 o 8, devono esprimersi a questi livelli. Di dare il meglio di sè stessi, come cercherò di fare io”.
Un appello finale: “Il Cagliari ha bisogno di tutti e tutti hanno bisogno del Cagliari”
LA REDAZIONE
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro