Uno studio commissionato dalla UEFA per aiutare nel dibattito sul futuro della Champions League mostra che il divario finanziario e tecnico tra i primi cinque campionati europei e gli altri 50 campionati del continente sta crescendo.
L’effetto destabilizzante del potere dei top 5 campionati europei – Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia – è illustrato da uno studio di 50 pagine realizzato da Deloitte, contrassegnato come “privato e confidenziale”, ma rivelato dall’Associated Press.
I dati condivisi con i principali dirigenti del calcio europeo alimenteranno sicuramente l’acceso dibattito sul futuro delle competizioni europee, Il report “Polarizzazione nel calcio europeo” è stato commissionato dalla UEFA a giugno durante le discussioni per le riforme di Champions ed Europa League da introdurre a partire dal 2024.
La UEFA inizialmente ha presentato l’idea di garantire a 24 delle 32 squadre la partecipazione anche all’edizione successiva della Champions, indipendentemente dal piazzamento nel campionato nazionale. Proposta che si è poi arenata a seguito di una serie di contrasti, con i campionati maggiori convinti che i cambiamenti – che limiterebbero le opportunità per le squadre di guadagnare un posto nelle competizioni europee – andrebbero a svalutare i tornei nazionali.
Il report in questione mostra dunque come i migliori campionati stiano monopolizzando i migliori giocatori e il denaro proveniente dalle emittenti televisive. Tra gli altri risultati chiave, “Associated Press” segnala:
- I cinque migliori campionati europei rappresentano il 74% dei 19,7 miliardi di euro generati dalle leghe in tutto il continente, contro il 68% di 10 stagioni prima;
- Quarantasette squadre rappresentano il 60% delle entrate generate da tutti i 720 club nelle 55 nazioni esaminate da Deloitte;
- L’attrattiva delle partite dei top 5 tornei europei in televisione potrebbe almeno in parte spiegare un calo delle presenze negli stadi in questo decennio nei 45 campionati con il ranking più basso;
- I top 5 campionati europei hanno incassato il 97% dei 2,4 miliardi di euro generati dai ricavi delle trasmissioni internazionali da tutti i campionati europei nella stagione 2017/2018.
- I top 5 campionati europei sono sempre più una calamita per i talenti stranieri, con oltre un quinto dei giocatori provenienti dal resto del continente la scorsa stagione
- Le commissioni per i trasferimenti non sono distribuite in modo significativo in tutto il continente, con il 67% delle spese per i trasferimenti (3,5 miliardi di euro) che ha riguardato i 5 migliori campionati europei nell’ultima stagione, contro il 56% (1,4 miliardi) del 2007/2008.
«Solo i migliori cinque campionati europei, in totale, possono essere considerati redditizi», conclude il report di Deloitte per la UEFA. «Le perdite operative sono aumentate su tutti gli altri livelli, in totale, a partire dalla stagione 2007/2008».
Fonte: CalcioeFinanza.it
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