L’Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del Napoli e del Marsiglia dopo la partita di mercoledì al San Paolo. Il «Control and Disciplinary Body» europeo si riunirà giovedì 21 novembre per decidere sul rapporto dei delegati alla partita di Napoli. Al club di De Laurentiis, che era in diffida e quindi rischierebbe di giocare a porte chiuse il match dell’11 dicembre contro l’Arsenal, sono stati contestati disturbo da parte del pubblico, accensione di fuochi artificiali, insufficiente organizzazione della partita e ritardato calcio di inizio; al club francese, accensione di fuochi artificiali e ritardato calcio di inizio. Un provvedimento disciplinare sarebbe una doccia fredda per il Napoli, che aveva intensamente lavorato per evitare disordini a Fuorigrotta proprio perché il San Paolo era diffidato. Intanto, il calciatore ghanese Jordan Ayew ha commentato sul sito internet del Marsiglia il lancio di una pietra che ha infranto un vetro del pullman mentre raggiungeva il San Paolo: «Ho l’abitudine a questo tipo di accoglienza quando gioco in Africa».
Intanto, circa 2500 tifosi azzurri si preparano a recarsi allo Juventus Stadium per la partitissima con i bianconeri. Polverizzati in poche ore lunedì scorso i 2170 biglietti messi a disposizione per gli ospiti, ci saranno altre poche centinaia di sostenitori del Napoli in altri settori. Sicuro il sold out, 41mila spettatori, e batterà un cuore azzurro nella tribuna ospiti (1087 dell’anello superiore e 1083 di quello inferiore). Parte dell’onda azzurra proverrà da Napoli e dalla Campania (per coloro che hanno la Tessera del tifoso), l’altra metà sarà composta dai tantissimi club Napoli del Nord. Su tutti gli 80 tesserati del Club Napoli Bologna di Maurizio Criscitelli, organizzatosi con pullman e auto, ma anche i club piemontesi di Ivrea, Cambiano, Vercelli, del neonato circolo di Torino e di quelli vicini di Aosta, Milano, Treviso e dei club svizzeri di Aarau e Ginevra.
È una gara ad alto rischio, anche di cori razzisti: la curva dello Juventus Stadium è stata chiusa con la condizionale lo scorso 28 ottobre (proprio a causa dei cori contro i napoletani: «discriminazione territoriale»), è recente anche l’aggressione ad alcuni tifosi, all’esterno dello stadio, prima della gara del primo aprile 2011, quando fu colpito anche il tifoso disabile Giovanni Graziano (querela ritirata ad aprile scorso dopo le scuse dell’aggressore).
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro