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Uefa.com parla di Milan-Napoli, mostrando i precedenti più significativi

 Quando lunedì sera AC Milan ed SSC Napoli si sfideranno in uno scontro al vertice sarà un po’ come salire sulla DeLorean che portava a spasso per il tempo Michael J. Fox, in ‘Ritorno al Futuro’, film che sbancava i botteghini quando Rossoneri e Partenopei dominavano il panorama calcistico italiano ed europeo.
Negli otto anni tra la stagione 1986/87 e la stagione 1993/94, Milan e Napoli vinsero ben sei Scudetti, quattro i Rossoneri e due gli Azzurri, e spesso erano proprio gli scontri diretti a determinare l’esito dell’intera stagione. E’ proprio in questi anni che il Milan di Arrigo Sacchi vinse due Coppe dei Campioni consecutive, mentre il Napoli di Diego Armando Maradona trionfò in Coppa UEFA.   I duelli fra il trio olandese formato da Ruud Gullit, Frank Rijkaard e Marco van Basten e quello ‘Ma-Gi-Ca’ da Maradona, Bruno Giordano e Careca ha appassionato milioni di tifosi, ma ormai appartiene al passato. Oggi ci sono Zlatan Ibrahimovic, Pato e Robinho per il Milan ed Ezequiel Lavezzi, Marek Hamšík ed Edinson Cavani per il Napoli. Nomi che si stanno guadagnando paragoni con i loro illustri predecessori.   Solo tre punti separano i Rossoneri dai partenopei alla vigilia della sfida di lunedì e UEFA.com ha deciso di ingannare l’attesa ricordando cinque delle più spettacolari sfide tra Milan e Napoli del recente passato.  

Napoli – Milan 2-1, 26 aprile 1987

Reduce da una pesante sconfitta 3-0 contro l’Hellas-Verona FC a quattro gare dalla fine del campionato, il Napoli si riscatta di fronte ai 90.000 spettatori del San Paolo. Andrea Carnevale apre le marcature di testa, quindi Maradona raddoppia con un gol straordinario: controllo di coscia, dribbling sul portiere avversario e palla in rete, il tutto senza che il pallone tocchi terra. Due settimane più tardi, il Napoli festeggerà il primo Scudetto della sua storia.  

Napoli – Milan 2-3, 1 maggio 1988

Il Milan, che aveva scelto Sacchi per la panchina l’estate precedente, è ancora in corsa per lo Scudetto quando incontra i campioni d’italia in carica a tre giornate dalla fine del campionato. Pietro Paolo Virdis porta in vantaggio i Rossoneri, ma Maradona pareggia per il Napoli poco prima dell’intervallo con un magistrale calcio di punizione. Ai partenopei, forti di un punto di vantaggio in classifica sul Milan, il pareggio potrebbe star bene.    Sacchi però non la pensa così e spedisce in campo Van Basten. Il Milan domina: Virdis e l’olandese vanno a bersaglio rendendo inutile il gol di Careca nel finale. “Non dimenticherò mai quel 1 maggio – ha dichiarato Sacchi -. Pensavamo che i tifosi del Napoli non accettassero molto volentieri una sconfitta, ma al fischio finale si alzarono tutti in piedi ad applaudirci”. Due pareggi ottenuti successivamente regalano ai Rossoneri il titolo di campioni d’Italia, ma è forse quel primo maggio che nasce la leggenda del Milan di Sacchi.  

Napoli – Milan 4-1, 27 novembre 1988

Con l’FC Internazionale Milano di Giovanni Trapattoni che domina incontrastata, Napoli e Milan devono accontentarsi rispettivamente della seconda e della terza piazza in classifica. I Partenopei vendicano la sconfitta interna della stagione precedente aprendo le marcature con un beffardo colpo di testa di Maradona da 30 metri. Careca (doppietta) e Giovanni Francini fanno il resto. Il Milan si rifarà a fine stagione alzando al cielo la Coppa dei Campioni, mentre al Napoli andrà la Coppa UEFA.  

Milan – Napoli 3-0, 11 febbraio 1990

Tre colpi di testa di Daniele Massaro, Paolo Maldini e van Basten regalano il successo al Milan al termine di una strepitosa prestazione collettiva, che spinge Maradona a definire “di un altro pianeta” la squadra allenata da Sacchi. A fine stagione, però, sarà il Napoli ad avere l’ultima parola, conquistando il suo secondo Scudetto.  

Napoli – Milan 1-5, 8 novembre 1992

“Maradona ha distrutto tutte le mie teorie sul calcio. Abbiamo spesso dominato come squadra contro il Napoli, ma poi bastava un suo tocco per cambiare la partita”. Sono parole di Sacchi e i partenopei si rendono subito conto di quanto sia dura la vita senza l’argentino, chiudendo la stagione 1992/93 all’11esimo posto. Il Milan di Fabio Capello, invece, festeggia lo Scudetto: a Napoli Van Basten va a segno ben quattro volte e pur chiudendo la stagione con sole 15 presenze in campionato a causa di numerosi infortuni, racimola un bottino personale di ben 13 gol.

La Redazione
C.T.

Fonte: uefa.com

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